Non ancora avviato il confronto su Atlante 2
Nel 2015 la raccolta premi lorda complessiva (danni e vita) delle compagnie assicurative italiane ha raggiunto i 150 miliardi di euro, in crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente: lo ha annunciato, nel corso dell’assemblea annuale dell’Ania (l’associazione che rappresenta le società del settore), il presidente Maria Bianca Farina, spiegando che i premi vita hanno superato i 115 mld (+4%).

Si è registrato un cambiamento nel mix di prodotti venduti: se da un lato si è contratta la vendita dei prodotti del ramo I (-5,7% per un volume stimato a poco meno di 78 mld), dall’altro si è registrato un forte aumento nella commercializzazione delle polizze del ramo III (quasi 32 mld, +45,8%).

«I primi mesi del 2016, invece», ha aggiunto Farina, «hanno evidenziato per la nuova produzione una tendenza opposta: la raccolta premi di tipo linked, a causa dell’elevata volatilità dei mercati finanziari, è in calo, mentre quella tradizionale è in lieve crescita». Quanto al ramo salute, «si muove, anche se in modo ancora del tutto insufficiente: ci auguriamo che si possa arrivare a definire un sistema integrato pubblico-privato proprio su questo tema così importante. Abbiamo letto che molti cittadini hanno dovuto ritardare o rinunciare alle cure. Se i cittadini avessero scoperto il valore delle assicurazioni, non si sarebbero trovati in questa situazione. Molto c’è da fare, ma è tempo di pensare a un sistema pubblico-privato che si faccia carico dei bisogni crescenti anche sul fronte sanitario».

Sul versante della Rc auto i premi risultano in calo, ma è confermato il divario con la media europea. Nell’ultimo trimestre del 2015 il prezzo della polizza è risultato pari mediamente a 439 euro, e in termini unitari è diminuito di quasi il 20% rispetto a tre anni prima. Secondo le stime di una primaria società di consulenza internazionale, ha aggiunto Farina, il divario rispetto alla media dei principali paesi europei è sceso da 213 euro nella media del 2008-2012 a 138 euro nel 2015. E nei primi cinque mesi dell’anno in corso tale differenza si è ulteriormente assottigliata.

«La Rc auto, con oltre 14 miliardi di euro di premi raccolti, continua a essere il più importante tra i rami danni», ha sottolineato il numero uno dell’Ania. «Le imprese, anche in conseguenza dei risultati tecnici positivi registrati nel triennio 2012-2014, hanno continuato nel 2015 ad applicare riduzioni significative delle tariffe. Il volume premi, dopo il forte calo registrato nel 2013 (-7%) e nel 2014 (-6,5%), ha registrato nel 2015 un’ulteriore contrazione».

Intanto, sull’eventuale contributo delle compagnie di assicurazione al Fondo Atlante 2, Farina ha detto che non è stata finora avviata alcuna discussione. Sulla partecipazione ad Atlante, il fondo salva-banche già attivo, Farina ha ricordato che le compagnie hanno investito «anche in maniera significativa: siamo convinti che era il modo giusto per salvaguardare i nostri investimenti e, nello stesso tempo, assicurare dei rendimenti agli assicurati».

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