di Anna Messia
La causa miliardaria italiana aperta con l’ex agente distributore, Antonio Somma, non è ancora chiusa e dopo aver incassato la ricusazione del presidente del loro arbitrale, Marco Lacchini, AmTrust attende ora la nuova nomina. Ma quel che è certo è che il colosso americano non ha nessuna intenzione di allentare la presa sull’Italia. Anzi. Ha avviato nuovi piani di sviluppo. AmTrust Europe, la branch inglese del gruppo, presente nella Penisola dal 2009, è già oggi leader in Italia nel settore della malpractice medica. Con circa 300 milioni di premi detiene una quota di mercato del 60% per le coperture stipulate con gli enti ospedalieri cui si aggiungono 75 mila medici e l’obiettivo è di crescere ancora, specie in questo ultimo settore. Ma non solo. Am Trust ha deciso di chiudere il cerchio nel settore dell’assicurazione sanitaria e del welfare, lanciando anche un’offerta dedicata alle aziende, ai dipendenti e ai liberi professionisti, con polizze dedicate alle spese sanitarie o agli infortuni. Anche in questo caso gli obiettivi sono ambizioni: l’intenzione è raggiungere 100 milioni di premi nel prossimo triennio grazie anche alla collaborazione con una nuova agenzia, Adar. E per continuare a dare stabilità al suo business AmTrust ha aperto una branch in Irlanda dove, se ce ne fosse bisogno, è pronta a spostare il suo business dopo la Brexit. (riproduzione riservata)
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