Dall’offerta ai clienti all’agenzia digitale tutto è smart
di Carmelo Caggia ClassCnbc

Class Digital Experience Week ha mobilitato tutta la città di Milano: circa 900 siti di interesse tra palazzi storici, università, negozi e garage sono stati protagonisti della prima esperienza digitale targata Class Editori. Dalle startup alle pmi, ma soprattutto le grandi istituzioni finanziarie come Allianz Italia, guidata da Klaus-Peter Roehler, hanno aperto le porte all’innovazione digitale.

Domanda.

Nello scenario attuale di mercato, quali sono i principali trend che guidano il cambiamento nel settore assicurativo?

Risposta. Tre mega-trend stanno cambiando i paradigmi di mercato e i modelli di business. In primo luogo, i clienti vivono in un contesto sociale che è sempre connesso e chiedono sempre e ovunque l’accesso a prodotti e servizi. Il secondo mega-trend è la personalizzazione di massa. I clienti vogliono prodotti su misura, dal momento che non sono disposti a pagare di più per quello di cui non hanno bisogno. Il terzo mega-trend è la digitalizzazione, che sta interessando tutti i settori. Nei prossimi 3 o 5 anni, a livello mondiale è prevista una crescita superiore al 100% delle vendite online per le assicurazioni Danni e intorno al 90% per i prodotti Vita. Le società devono essere pronte ad adattarsi, o semplicemente moriranno. In dieci anni, a partire da oggi, rischiano di sparire il 40% delle aziende incluse nel ranking Fortune 500.

D. Quale potrebbe essere la risposta a queste sfide?

R. La risposta a questi mega-trend o, meglio, la formula per vincere nell’arena digitale è quello di creare un modello di business incentrato sul cliente: occorrerà far leva su innovazione e digitalizzazione. Come Allianz ci siamo già mossi sviluppando asset digitali di grande successo: la FastQuotazione, l’offerta modulare per le famiglie e le piccole imprese e la digital agency per i nostri 3 mila agenti. La nostra agenzia digitale è stata progettata intorno a tre principi: paperless, mobilità e processi snelli. Gli agenti sono al centro della nostra strategia di digitalizzazione, perché sono il volto che mostriamo al cliente. Genialloyd, la nostra compagnia diretta, è un elemento chiave nella nostra strategia multicanale e digitale e rappresenta uno dei principali motori di crescita. Nel 2015 abbiamo lanciato GenialClick, un’offerta dedicata ai clienti che vogliono utilizzare solo l’interazione digitale per comunicare con la società. Oltre 100 mila nuovi clienti l’hanno già sottoscritta.

D. Guardando al futuro, quali sono le nuove opportunità digitali da cogliere e con quale approccio?

R. Innanzitutto è importante avere la giusta strategia. In Allianz Italia abbiamo cominciato molto presto ad attuare la nuova strategia del Gruppo. L’abbiamo definita renewal agenda ed è basata su cinque leve: centralità del cliente, digitalizzazione, eccellenza tecnica, motori di crescita e meritocrazia inclusiva. L’Internet of Things offrirà grandi opportunità nel mercato automotive, ma non solo. Si prevede che il numero delle auto con a bordo una black box triplicherà nei prossimi cinque anni, raggiungendo circa 10 milioni di unità entro il 2020. La nostra offerta Allianz Bonus Drive, lanciata nel mese di febbraio, è un grande successo. L’Internet of Things genererà anche applicazioni nel campo dell’assicurazione casa, della salute e dei servizi di cura e monitoraggio degli anziani e bambini. Big Data e Analytics saranno un’altra importante forza di trasformazione del nostro settore nei prossimi anni. Il potenziale del mercato è enorme: per diverse applicazioni delle nuove tecnologie, a livello mondiale si potrebbero generare fino a 11 mila miliardi di dollari l’anno fino al 2025.

D. Per poter competere al meglio, le società devono rimodellare le strategie e i modelli di business? Se si, come?

R. Sì, come ha fatto Allianz con la propria renewal agenda. In primo luogo, si deve avere la giusta visione e missione. La previsione di trend futuri e l’innovazione sono sicuramente fondamentali, ma non sono sufficienti. Bisogna innovare ma anche applicare l’innovazione su grande scala. E occorre farlo rapidamente. Infine, occorre quella che io chiamo «estetica del digitale». Il digitale è diventato uno stile di vita che racchiude in sé un mondo intero. L’Italia, con la sua forte tradizione estetica e culturale, gode di un grande vantaggio per competere a livello mondiale.

D. Quanto sono importanti iniziative come la Class Digital Experience Week per sviluppare la conoscenza digitale a tutti i livelli?

R. L’Italia è ancora un po’ indietro per quanto riguarda la trasformazione digitale e l’iniziativa di Class Editori va nella giusta direzione per ispirare il cambiamento. Voi sensibilizzate i clienti privati e anche le istituzioni e li portate a guardare al digitale come ad un potenziale settore di sviluppo.

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