Capita orami da un po’ di tempo di vedere società cinesi posare gli occhi su società dell’industria finanziaria coreana, in particolare sulle imprese di assicurazioni.
Proprio nei giorni scorsi è filtrata la notizia di investitori cinesi ormai in fase avanzata di due diligence pronti a mettere le mani su ING Life Insurance, compagnia vita con sede a Seul di proprietà della società coreana di private equity, MBK Partners.
La notizia arriva dopo la definizione dell’accordo di acquisto di Allianz Life Korea definito all’inizio dell’anno dalla cinese Anbang e la tedesca Allianz. Quella stessa Anbang che lo scorso anno si era già accaparrata Tongyang Life. Il che significa, conti alla mano, che una volta perfezionate le acquisizioni di Allianz Life Korea e ING Life, tre delle 25 compagnie vita coreane passerebbero sotto controllo cinese.
Sembrerebbe che solo i cinesi siano interessati ad acquisire le compagnie vita coreane che, al momento, sono in sofferenza per via dei margini di interesse negativi, secondo uno scenario che non prevede cambi di scena nel breve periodo.
Gli assicuratori vita coreani vendono polizze che garantiscono, fin dagli anni ’90 e primi ‘2000, rendimenti annuali piuttosto elevati, del 5 o 6%. Pertanto, il recente crollo dei tassi di interesse (al minimo storico di 1,25%) li mette sotto pressione minacciandone la sostenibilità finanziaria. Insomma, la situazione coreana non fa che allinearsi al contesto mondiale di bassi tassi di interesse. Solamente le società cinesi sembrano avere le capacità finanziarie tali da sopportare questo periodo difficile, superare le difficoltà, per poi posizionarsi al meglio e cogliere le opportunità di crescita del mercato coreano.