Sace ha chiuso il 1° semestre dell’anno con un portafoglio di operazioni assicurate pari a 76,2 mld di euro, il livello più alto nella storia della società e in aumento del 6% rispetto al 30 giugno 2014. 

L’utile netto consolidato, informa una nota, è in netta crescita a 308 mln (+52%), grazie ai risultati positivi della gestione tecnica e finanziaria; i premi lordi si attestano a 252,6 mln (+47%) e i sinistri a 136,2 mln (-42%). 

Relativamente ai dati patrimoniali consolidati, le riserve tecniche si attestano a 2,3 mld (+5%), mentre il patrimonio netto a 4,8 mld, in calo del 10% principalmente per effetto della riduzione del capitale sociale di 799 mln perfezionata nel semestre in favore dell’azionista. 

Nel semestre si e’ osservata un’accelerazione delle attività a sostegno di export e internazionalizzazione, in linea con l’andamento delle esportazioni italiane che, nei primi 5 mesi dell’anno, hanno registrato una crescita del 4,1% (6% nei paesi non-UE). Il portafoglio di operazioni assicurate da Sace in questo comparto è aumentato del 12% rispetto al 30 giugno 2014, con una crescita in tutte le geografie emergenti, in particolare in Africa sub-sahariana (+63%), Medio Oriente e Nord Africa (+8%) e Asia (+7%). 

Oil & gas, crocieristico e infrastrutture si confermano i principali settori per esposizione (55,6% del portafoglio totale), mentre si rileva particolare dinamismo nella filiera dell’automotive e nella meccanica strumentale. La performance delle singole linee di business conferma questo trend, con i volumi assicurati attraverso prodotti di credito all’esportazione in crescita del 15% rispetto al primo semestre 2014. Una progressiva focalizzazione sull’export ha riguardato anche le attività di assicurazione del credito, strumento di protezione dei rischi di mancato pagamento per le imprese operanti nei beni di consumo, e le attività di factoring, tramite cui l’esportatore può trasformare i propri crediti in liquidità.