I testi saranno pronti domani ma intanto la commissione Giustizia ha chiesto profonde modifiche alle novità che riguardano il settore assicurativo. Dalla scatola nera alle carrozzerie convenzionate

di Anna Messia  

Sarebbero 1.316 gli emendamenti presentati lunedì al ddl Concorrenza. Una pioggia di richieste di modifiche di cui una buona parte, forse più di 500, riguarderebbe un aspetto centrale del disegno di legge, ovvero le novità in materia assicurativa. I documenti saranno pronti solo domani e poi bisognerà fissare il termine per la presentazione dei sub emendamenti.

Ma a pesare sulle possibili modifiche alla prima legge annuale per il mercato e la concorrenza è anche il parere arrivato dalla commissione Giustizia alla Camera. I deputati hanno votato sì al documento chiedendo però allo stesso tempo interventi radicali specialmente, appunto, in materia di Rc Auto. Richieste, che in verità, rischiano, se accolte, di stravolgere il testo presentato dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. La commissione Giustizia, tra le altre cose, ha chiesto ritocchi al testo sia per quanto riguarda la rinuncia alla cessione del credito in caso di sinistro (che secondo il ddl darebbe diritto a uno sconto) sia l’utilizzo di carrozzerie convenzionate con la compagnia (anche questo consentirebbe all’assicurato di risparmiare). Con riferimento alla rinuncia alla cessione del credito, la Commissione scrive per esempio che «si rileva una grave limitazione delle facoltà contrattuali degli assicurati espressamente riconosciute dal Codice civile e si attribuisce invece maggiore forza contrattuale all’assicuratore». La rinuncia rischia di non avere un effetto rilevante sulla riduzione delle frodi come vorrebbe il governo, e «a fronte della prevedibile inefficacia» i deputati hanno chiesto che la disposizione venga soppressa. Mentre per quanto riguarda l’utilizzo delle carrozzerie convenzionate, la commissione Giustizia rileva addirittura il rischio di una riduzione della concorrenza nel mercato delle riparazioni auto. Un paradosso rispetto allo scopo del ddl che punta invece ad aumentare la competizione nel settore assicurativo per far calare le tariffe Rc Auto italiane che, nonostante le flessioni dell’ultimo anno, restano tra le più care d’Europa: «Si creerebbe il rischio di un percorso privilegiato verso le imprese fiduciarie dell’assicuratore, spingendo le imprese indipendenti fuori dal mercato e limitando fortemente la capacità contrattuale in tale settore», scrivono i deputati che chiedono la soppressione anche dell’articolo che riguarda le carrozzerie convenzionate. Così come chiedono modifiche anche agli articoli che riguardano scatola nera e testimoni. Più in generale, chiedono di «specificare le modalità di applicazione e l’entità dello sconto sulla polizza assicurativa in modo da non pregiudicare i principi della concorrenza». A questo punto bisognerà capire quanto il governo vorrà recepire queste indicazioni vista anche la volontà di accelerare i tempi. L’intenzione sarebbe di avere il voto delle commissioni prima della pausa estiva e portare il ddl in aula già a fine settembre. (riproduzione riservata)