Di Paola Valentini

Dimezza ma resta ampiamente in territorio positivo la raccolta del risparmio gestito a giugno. Lo scorso mese, in base ai dati Assogestioni, i flussi sono stati pari a 7,8 miliardi di euro a fronte dei 16,4 miliardi di maggio probabilmente anche a causa delle preoccupazioni sulle sorti della Grecia che hanno portato grande volatilità sui mercati e incertezza tra gli investitori.

In ogni caso da inizio anno il sistema ha messo a segno una raccolta totale di 95,5 miliardi, quindi in sei mesi il risultato è pari a due terzi dei 133 miliardi raccolti in tutto il 2014. Mentre il patrimonio gestito complessivo è sceso a quota 1.714 miliardi di euro da 1.741 miliardi a maggio a causa dei ribassi di bond e azioni del mese di giugno anche in questo caso legati ai timori nell’Eurozona.

Pur avendo raccolto quasi la metà rispetto a maggio, la parte del leone la fanno sempre i fondi aperti con 6,8 miliardi (di cui 5,9 miliardi negli esteri e 900 milioni negli italiani, con una diminuzione più marcata per questi ultimi che nel mese precedente avevano ottenuto 3 miliardi rispetto agli 8,5 miliardi dei primi). Nel semestre i prodotti aperti hanno totalizzato 68,6 miliardi. Mentre le gestioni di portafoglio (retail e istituzionali) si sono fermate a giugno a 949 milioni (4,8 miliardi a maggio), portando la raccolta dei sei mesi a 26,6 miliardi.

Sul fronte delle singole categorie degli aperti, aumentano, ma restano comunque bassi, i flussi sugli azionari con 678 milioni dai 537 milioni di maggio (6,1 miliardi in sei mesi). A guidare la raccolta sono sempre i flessibili con 5,3 miliardi (6 miliardi a maggio) pari a 32,3 miliardi da gennaio.

Crollano invece a 194 milioni gli obbligazionari che a maggio avevano ottenuto 1,7 miliardi e da inizio anno segnano una raccolta di 18,7 miliardi. Anche i bilanciati rallentano: 303 milioni dagli 1,2 miliardi del mese precedente, per un totale di 10 miliardi nel semestre. Dopo l’exploit di maggio (2 miliardi), i fondi monetari si fermano a quota 328 milioni.

Tra le singole società di gestione prima per raccolta si conferma il gruppo Intesa Sanpaolo con 2,6 miliardi di cui 1,9 miliardi relativi a Eurizon Capital, seguita da Generali (2 miliardi), da Axa (592 milioni) e da Pioneer (559 milioni). Mentre gli asset manager quotati vedono Azimut archiviare il mese di giugno con una raccolta netta di 235 milioni, il gruppo Mediolanum con 353 milioni, Anima con 539 milioni.

Guardando ai soli gruppi esteri, a parte Axa, spicca il risultato di raccolta di Deutsche Asset and Wealth Management (gruppo Deutsche Bank) che ha archiviato il mese con flussi netti per 362 milioni e un patrimonio salito a quota 22,1 miliardi. In rosso, invece, Franklin Templeton che segna -260 milioni nel mese ma resta comunque il primo operatore estero in fondi aperti in Italia per masse (25,4 miliardi). Saldo negativo anche per M&G (-230 milioni) che a fine giugno ha un patrimonio di 15,5 miliardi riferito al mercato italiano. Quello trascorso è stato un mese debole anche per Invesco che ha raccolto appena 15 milioni e ha masse per 20,5 miliardi. (riproduzione riservata)