Generali Vie, controllata francese nel vita del gruppo Generali, è stata multata per 5 milioni di euro dall’Authority francese sul controllo prudenziale (Acpr), per non avere attuato sufficienti controlli nell’ambito della lotta contro il riciclaggio.

Nel provvedimento, l’Acpr ha riscontrato ‘gravi carenze’ nel dispositivo previsto da Generali Vie su questo fronte, dopo un’ispezione effettuata tra settembre 2012 e luglio 2013. Le carenze riguardano “l’organizzazione della struttura e gli strumenti utilizzati come pure le modalità del rispetto degli obblighi di vigilanza e dichiarazione”.

Tali mancanze – indica inoltre l’Authority nel suo provvedimento – “si possono spiegare solo con un’attenzione non adeguata a questi temi nel periodo precedente alle ispezioni dell’Acpr”.

D’altro canto vanno a credito di Generali Vie – si legge nel documento – “le correzioni apportate alle mancanze constatate, nel quadro di un piano d’azione ambizioso avviato dal 2013, successivamente rafforzato e seguito ai massimi livelli”.

L’Acpr prende inoltre atto che Generali Vie ha indicato di avere impegnato circa 30 milioni di euro per il 2012-17 per mettere a norma il suo dispositivo anti-riciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo. Data tuttavia “la natura e la gravità delle carenze constatate”, l’Acpr si è pronunciata per la multa e un biasimo.