Il rilancio, l’ennesimo, operato lunedì 20 da Exor che ha offerto una cedola straordinaria di 3 dollari per azione ai soci ordinari ha aperti una prima breccia nel cda di PartnerRe nella partita per l’acquisizione della società di riassicurazione con sede alle Bermuda. Ieri il board di PartnerRe ha comunicato, «che l’ultima proposta» della holding della famiglia Agnelli potrebbe probabilmente risultare superiore rispetto a quella definita nell’accordo di fusione con Axis Capital», la società con cui il cda di PartnerRe lo scorso gennaio aveva raggiunto un accordo di fusione da 11 miliardi di dollari per dare vita a una delle più grandi aziende al mondo nel settore.

In conseguenza di ciò, ed è qui la vera novità di ieri, il cda di PartnerRe ha aperto a negoziati con Exor  dando alla holding italiana «l’opportunità di condurre una due diligence per determinare se l’attuale offerta può essere migliorata sia in prezzo sia in termini rispetto ai punti precedentemente indicati». Tuttavia continua la nota di PartnerRe, il cda «continua a credere che la fusione trasformativa con Axis Capital sia superiore in valore, termini e certezza della chiusura rispetto alla proposta attuale della holding italiana». In base a queste considerazioni, aggiunge la nota, «successivamente all’analisi della proposta rivista di Exor, il cda di PartnerRe conferma la sua raccomandazione agli azionisti di votare per la fusione con Axis Capital Holdings» in occasione dell’assemblea in calendario il 7 agosto che si terrà alle Bermuda. 
La transazione tra PartnerRe ed Axis Capital Holdings, dovrebbe essere completata nel terzo trimestre se il voto dei soci sarà favorevole. Insomma. il cda di PartnerRe continua a non sostenere l’offerta diExor ma da ieri John Elkann ha qualche speranza in più di centrare l’obiettivo.

In questo quadro bisogna ricordare l’importanza per la holding degli Agnelli dell’acquisizione di PartnerRe. Quest’ultima rappresenterebbe infatti il terzo pilastro del portafoglio della holding dopoFca e Cnh Industrial . Non solo, ma darebbe a Exor  una forte presenza nel settore finanziario diversificando la natura industriale della altre due controllate principali. Inoltre PartnerRe sarebbe un investimento quasi indipendente dal ciclo economico, in un portafoglio in cui Fca  è strettamente legata alle dinamiche congiunturali mentre Cnh Industrial , sebbene business di natura meno ciclica, è in ogni modo legata alle oscillazioni dell’economia internazionale (riproduzione riservata)