L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni ha condotto un’indagine «sui siti Internet che offrono ai consumatori un servizio gratuito di comparazione tra le offerte di polizze Rc auto da parte delle diverse compagnie», per «verificare la trasparenza e la correttezza del servizio», ma «sono emersi problemi». Lo ha detto Salvatore Rossi, presidente dell’Ivass, all’assemblea dell’Ania, spiegando che «la comparazione finiva per favorire compagnie da cui quei siti ottenevano sostegno finanziario. Abbiamo chiesto agli operatori coinvolti misure correttive. Ne è nata una generale revisione dei siti comparativi, che ha portato a un miglioramento diffuso del servizio: l’utente ha ora più chiari l’eventuale natura commerciale della comparazione, il numero delle imprese confrontate e la relativa quota di mercato; si cerca di basare la comparazione non solo sul prezzo ma anche sui contenuti delle polizze». «In questo, come in altri casi, abbiamo agito in collaborazione con l’Antitrust. Crediamo nella cooperazione con le altre autorità, per evitare che la tutela dei consumatori soffra di inefficienti duplicazioni o, all’opposto, di pericolose lacune», ha concluso.

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