Nel 2014 sono pervenute all’Inail 663.149 denunce d’infortunio, in diminuzione del 4,6% rispetto al 2013 (-32mila casi) e di circa il 24% rispetto al 2010 (-208mila casi).

Oltre il 77% degli infortuni (512.371 casi) sono stati registrati nell’Industria e servizi, seguiti dalla gestione per Conto dello Stato (111.631 casi, 16,8% del totale) e dall’Agricoltura (39.147, pari al 5,9%). 1.107 i casi mortali denunciati nel 2014 (-8,9% rispetto al 2013 e -26,2% rispetto al 2010), di cui 911 (82% del totale) nell’Industria e servizi, 166 (15,0%) nell’Agricoltura e 30 nel Conto dello Stato (-9 casi rispetto al 2013). Circa il 25% degli infortuni ha riguardato sia la classe d’età compresa tra i 45 e i 54 anni (166.627 casi) sia quella 35-44 anni (159.868 casi), mentre per i mortali, quasi un infortunio su tre ha interessato i lavoratori di età compresa tra i 45 e i 54 anni (345 casi).

Nel 2014 sono stati riconosciuti 437.357 infortuni (quasi il 66% delle denunce), di cui il 18% “fuori dall’azienda”; quasi 11mila i casi ancora “in istruttoria”. Delle 1.107 denunce con esito mortale, gli infortuni accertati sul lavoro sono stati 662 (60%), di cui oltre la metà “fuori dell’azienda” (25,7% in itinere e il 28,4% “con mezzo di trasporto”). Sono 26 i casi ancora in istruttoria.

Fonte: DATI INAIL