15 agosto 2014: a quasi un anno dall’entrata in vigore dell’obbligo per i professionisti italiani di stipulare una assicurazione Rc, i tributaristi Lapet accendono i riflettori su questo importantissimo strumento. La norma, ai sensi della legge n. 27/2012, entrata in vigore, dopo un anno di proroga, il 15 agosto 2013, ha lo scopo di garantire la qualità del servizio al cliente, assicurandogli il diritto al risarcimento dei danni per eventuali errori (per colpa grave o lieve, purché non dolosa) che il professionista può commettere nell’esercizio della propria attività. «Con l’assicurazione professionale, oltre a essere tutelato il cliente, è protetto il professionista stesso, in quanto, nel malaugurato caso di errore, a coprire costi e danni sarà la compagnia assicuratrice», ha spiegato il presidente nazionale Roberto Falcone.

Ancor prima che si iniziasse a discutere dell’obbligo normativo della polizza professionale, la Lapet ne aveva disposto l’obbligatorietà da statuto. La copertura assicurativa è infatti un elemento distintivo del professionista. «Fin dagli anni 80 avevamo previsto l’obbligatorietà della polizza quale norma deontologica. Dal 2000 abbiamo addirittura disposto l’obbligatorietà da statuto, pena la decadenza dalla qualifica di associato, in caso di mancata copertura. Il massimo della sanzione che l’associazione possa comminare. Allora esercitavamo continui e costanti controlli per verificare la puntuale sottoscrizione e la regolarità delle sue condizioni. Ma questo non bastava, pertanto, per velocizzare e semplificare questo processo di accertamento, dal 2008 abbiamo sviluppato un progetto che rende automatica e soprattutto gratuita la copertura del rischio professionale all’atto dell’iscrizione», ha spiegato il presidente. «Oggi possiamo così garantire l’utenza e la pubblica amministrazione sul fatto che un tributarista qualificato Lapet è anche un professionista assicurato, in quanto iscritto alla nostra associazione».

L’associazione ha così centrato l’obiettivo di garantire agli iscritti un livello adeguato di copertura, oltre a tenere indenni i loro clienti, da perdite patrimoniali involontariamente cagionate nell’esercizio dei doveri professionali. «La nostra polizza una copertura ad ampio raggio. Investe, solo per citarne alcune, l’attività di perito ed esperto in tributi, incluse la mediazione e la revisore in enti privati e pubblici», ha aggiunto Falcone, «senza considerare che i massimali garantiti raggiungono ben 1 milione di euro».