Tra gennaio e giugno di quest’anno le catastrofi naturali sarebbero il 19% meno costose per gli assicuratori rispetto allo stesso periodo 2013 e avrebbero causato il 37% in meno di danni economici.

Per quanto siano più numerose rispetto al I semestre 2013 (490 contro 470), le catastrofi naturali di quest’anno si classificano come le meno costose degli ultimi trentanni: con 42 mld di dollari di danni economici, si situano infatti ben al di qua della media di 95 mld $ degli ultimi dieci anni e di 60 mld degli ultimi 30 anni.

Ma soprattutto hanno causato meno vittime, con “solo” 2700 morti contro i 9100 del I semestre 2013 e la media di 53000 degli ultimi dieci anni.

Lo sottolinea Munich Re nel suo recente report, senza tuttavia negare la persistenza di una grande vulnerabilità nei confronti dei fenomeni catastrofali, particolarmente in alcune regioni: il 35% dei fenomeni è stato registrato negli USA, il 30%  in Europa e il 30% in Asia.

I maggiori danni (più di un terzo dei costi economici) sono stati causati dalle nevicate in Giappone, con 2,5 mld di $ di danni assicurati, seguiti dalle grandinate e intemperie nell’Ovest Europa (2,5 mld, di cui 1,7 assicurati) . Le inondazioni nei Balcani sono costate 4 mld di dollari all’economia, ma dovrebbero essere meno costose per gli assicuratori. Gli Usa hanno avuto danni economici per 4,5 mld, di cui 3,3 assicurati.