di Anna Messia

Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, intervenuta ieri all’assemblea annuale dell’Ania ha aperto a tutte le proposte arrivate dall’associazione delle compagnie di assicurazione. Nella maggior parte dei Paesi avanzati le assicurazioni sono del resto riconosciute come soggetti privati che, seguendo una logica di mercato, possono rappresentare un sostegno importante per il welfare. «È arrivato il momento che questa consapevolezza si diffonda anche in Italia», ha dichiarato la responsabile del dicastero di Via Veneto.Guidi ha commentato per esempio positivamente l’opportunità, avanzata dall’Ania, di associare al pilastro della previdenza complementare un meccanismo integrato di assistenza sociosanitaria, «in modo da massimizzare l’utilità e i vantaggi per gli assistiti e nel contempo ridurre i costi del servizio sanitario nazionale». Si tratta di «un’opportunità che va colta», ha aggiunto, perché così si potrà recuperare in efficienza, valorizzando risorse al momento non utilizzate. Non solo. Anche sul tema dell’assicurazioni contro i danni catastrofali «la situazione attuale deve essere superata», ha aggiunto Guidi, e una partnership pubblico privata potrebbe garantire maggiore sicurezza per la popolazione oltre a potenziare e rendere più sistematici i controlli preventivi sugli edifici, adottare misure di prevenzione più efficaci e assicurare maggiore tempestività negli interventi di ricostruzione.

«Il mio ministero è disponibile ad approfondire insieme al ministero dell’Economia un percorso che promuova la diffusione sull’intero territorio nazionale delle coperture per danni catastrofali», ha detto Guidi e per raggiungere l’obiettivo «potranno essere stipulate anche delle convenzioni quadro per predeterminare con certezza la copertura pubblica di una parte degli indennizzi, variabile in funzione delle diverse tipologie di edifici danneggiati». In che modo? L’intervento pubblico sarà maggiore nel caso delle abitazioni principali e degli immobili strumentali all’attività d’impresa, ha chiarito il ministro che ha dichiarato anche guerra alle frodi nell’Rc Auto e ha sostenuto che l’adozione della tabella unica per il risarcimento dei danni gravi, chiesta da anni a gran voce dall’Ania è ormai improcrastinabile. Su un punto però il ministro non ha risposto alle richieste avanzate dalle compagnie: la proposta di incentivi fiscali per prodotti di lungo termine per esempio, o di sgravi per polizze sanitarie. Argomenti che del resto riguardano più direttamente il ministero dell’Economia. (riproduzione riservata)