Di Riccardo Tacconi

Quando una ditta leader perde il senso della qualità.
La Takata Corp. nasce nel 1985 con l’idea di diventare leader mondiale nel settore degli air-bags, dei quali, di fatto, è una dei precursori.
In pochi anni, grazie alla qualità del prodotto, si afferma come principale fornitore di tantissime case automobilistiche, passando anche ad occuparsi non solo dell’air bag in quanto tale (la sacca), ma anche delle sostanze che ne provocano l’espansione. Takata diventa uno dei tre più grandi produttori al mondo.
All’espansione, come spesso succede quando si superano certi livelli di produzione, si accompagna una caduta nel livello dei controlli di qualità (riconosciuto dalla ditta), e così, dopo una serie di incidenti e due casi mortali, la Takata è costretta, nel 2013, a far fronte a campagne di richiamo, avviate dai suoi clienti, per un ammontare di 307 milioni di USD.
Ma il 2013 non segna la fine delle campagne di richiamo.
il 23 giugno di quest’anno, Honda, Mazda e Nissan annunciano che stanno ritirando più di 3 milioni di auto, mentre la Toyota aveva annunciato – appena una settimana prima – che doveva ritirarne altri 2,3 milioni.

Fonti:
Law360, New York (June 23, 2014, 12:05 PM ET) —
REUTERS SPECIAL REPORT- How Takata crossed ‘dangerous bridge’ on airbag quality, safety – Ben Klayman e Yoko Kubota – January 16, 2014 – 8:58 am ET