Se il 2012 è stato l’anno di svolta per le unit linked, il 2014 rischia di essere davvero l’anno della consacrazione di questo strumento assicurativo-finanziario. L’aumento dal 12,5% al 20% dell’aliquota sulle rendite finanziarie avvenuto a gennaio 2012 ha consolidato l’immagine delle unit come prodotti d’investimento per un’ottimizzazione fiscale. Questa è stata una delle cause della recente crescita nella raccolta di queste soluzioni, passate dai 9 miliardi di euro di fine 2011 ai 13 miliardi di euro del dicembre 2012. Il trend positivo, poi, è proseguito anche nel 2013, quando queste polizze hanno raggiunto un risultato addirittura migliore dell’anno precedente: 18 miliardi di euro di raccolta dal 1 gennaio al 31 dicembre 2013 (dati IAMA Consulting).

 

Se il recente passato è stato roseo, di che colore sarà l’immediato futuro delle unit, considerando che, a partire dal 1 luglio, la tassazione sugli interessi derivanti da conti deposito, conti correnti, conti postali, obbligazioni e titoli similari e sulle plusvalenze di azioni, obbligazioni e fondi d’investimento schizzerà al 26%?

“Il raddoppio, in soli due anni e mezzo, della ritenuta fiscale sulle rendite finanziarie – spiega Enzo Furfaro, Amministratore Delegato di Skandia Vita, divisione italiana del Gruppo Old Mutual specializzata nel segmento delle unit linked – certamente porterà ancora nuova linfa a questa tipologia di polizze. Con questi ultimi aumenti – aggiunge Furfaro – le unit linked si confermeranno strumenti interessanti per i clienti e per i loro differenti bisogni: un esempio possono essere i titolari d’imprese familiari alle prese con il passaggio generazionale che potrebbero guardare con favore alle unit per la loro capacità di coniugare investimenti finanziari e pianificazione successoria in un regime fiscale favorevole”.

Ma vediamo più in dettaglio quali sono i vantaggi, in questo particolare momento storico, dell’investimento in una unit linked a fondi esterni, rispetto, ad esempio, alla sottoscrizione diretta di fondi.

“Investire nei mercati finanziari all’interno di un contenitore assicurativo – prosegue Furfaro – significa poter rimandare al momento del riscatto il pagamento della tassazione sulle eventuali plusvalenze maturate. Questo significa poter sfruttare al meglio l’investimento in fondi. Inoltre, in caso di decesso dell’assicurato, il capitale liquidato agli eredi sarà esente sia dalla tassazione sulle rendite finanziare sia dalla tassazione sulle successioni. Questi sono senz’altro due vantaggi molto importanti che rendono questo prodotto interessante per i clienti dinamici e interessati a soluzioni finanziarie personalizzate. Gli imprenditori, ad esempio, possono trovare in questa tipologia di prodotto una risposta concreta a diverse esigenze: ottimizzazione fiscale, pianificazione successoria, diversificazione dell’investimento”.

“Inoltre – aggiunge l’ Amministratore Delegato di Skandia Vita – le unit linked ad architettura aperta danno tutta una serie di ulteriori vantaggi. Utilizzare una piattaforma di fondi significa avere la libertà di costruire portafogli personalizzati e di modificarli nel tempo, usufruendo di una serie di agevolazioni che Skandia negozia, in fase di accordo con la società di gestione, a livello internazionale. Questo significa, ad esempio, poter accedere alle classi istituzionali con importi minimi oltrechè in una deroga dei costi di ingresso o di uscita dal fondo, dei costi per le operazioni di switch o per la banca depositaria. Inoltre, riconosciamo al cliente le retrocessioni che riceviamo dalle società di gestione contribuendo ad abbattere una parte della commissione di gestione della unit. Se vogliamo dare un termine di riferimento, possiamo dire che ci aggiriamo intorno ad un minimo dello 0.63% per i fondi azionari a un minimo dello 0.36% per quelli obbligazionari. Sulla scia di ciò, è chiaro che questo tipo di prodotto può risultare interessante per un cliente dinamico, con esigenze sofisticate, interessato ad investire nel mercato finanziario e che desidera costruire un portafoglio personalizzato”.