di Marco Fusi MF-DowJones

Debutto in forte rialzo a Piazza Affari per FinecoBank. Il titolo, tra i migliori di tutto il listino milanese, ha chiuso in progresso dell’8,11% a 4 euro. L’ipo della banca multicanale del gruppo Unicredit aveva ricevuto adesioni per circa 3 volte il quantitativo offerto, con un prezzo fissato a quota 3,7 euro.

La scelta di «collocare il prezzo nella parte bassa della forchetta (3,7 euro rispetto a un range di prezzo iniziale compreso tra 3,5 e 4,5 euro) nonostante la forte domanda è stata una scelta vincente che sta portando a questa reazione particolarmente positiva del titolo», ha commentato un gestore contattato da MF-DowJones, aggiungendo che FinecoBank ha già mostrato di attirare investitori istituzionali. «Sicuramente la presentazione della società è stata ben fatta e anche questo giustifica l’interesse da parte degli operatori». «Si tratta indubbiamente di una bella realtà», ha spiegato un altro operatore, secondo il quale, «inoltre, in sede di ipo è stata prezzata correttamente». «La quotazione è stata decisamente ben accolta dal mercato, ha ricevuto una buona accoglienza», ha evidenziato un altro esperto. «A mio parere, comunque, i multipli di quotazione sono abbastanza importanti. 
Non mi sembra che l’azienda si sia quotata a sconto rispetto ai competitor, però oggettivamente c’è molto appetito anche per questo tipo di società. 
Non può essere considerata né una banca né un asset manager e questo ha favorito la quotazione».

«Oggi è una giornata importante per l’azienda; segna un punto di arrivo ma allo stesso tempo un punto di partenza», ha detto Alessandro Foti, ad di FinecoBank. «Promesse nessuna», ha aggiunto Foti, «certo è un mercato estremamente favorevole per chi fa un mestiere come il nostro», ha detto ancora il top manager in merito alle prospettive future dell’azienda. Interpellato infine sul prezzo del collocamento, Foti ha rimarcato che «è evidente che il mercato è stato più complicato rispetto a qualche settimana fa. In questo momento ci sono altre quotazioni. L’azienda ha avuto comunque un grande interesse, quasi tre volte l’offerta. Nella fissazione del prezzo bisogna tenere conto della situazione contingente», ha concluso Foti. Da segnalare, infine, che Unicredit non ha intenzione di cedere altre quote. «Al momento non stiamo considerando la vendita di ulteriori quote di minoranza», ha dichiarato Marina Natale, direttore finanziario di Unicredit. «Siamo soddisfatti del successo dell’operazione e di veder valorizzare un asset così importante per Unicredit», ha concluso il chief financial officer.

«Siamo molto contenti di dare il benvenuto a Fineco sul mercato principale di Borsa Italiana», ha dichiarato Raffaele Jerusalmi, ceo di Borsa Italiana. «La domanda ha superato di tre volte l’offerta e circa l’80% dell’offerta istituzionale è stata assegnata agli investitori esteri, a conferma della capacità di Borsa Italiana di continuare ad attrarre capitali da tutto il mondo. Il 2014 si sta già profilando come un anno importante per i nostri mercati con 13 società quotate e numerose altre in attesa di quotazione». In fase di collocamento Fineco ha raccolto 673 milioni di euro con una capitalizzazione di circa 2,243 miliardi di euro. Mediobanca ha agito come sponsor e UniCredit come responsabile del collocamento. Ubs, UniCredit e Mediobanca sono stati i coordinatori dell’offerta globale di vendita. (riproduzione riservata)