di Marco Tedeschi

Non si vede ancora un segnale importante di rimbalzo nell’erogazione del credito alle famiglie e, soprattutto, alle imprese italiane. Secondo i dati della Banca d’Italia relativi al mese di maggio, i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua del 3,2%, facendo peggio di aprile, quando la variazione negativa era stata del 3,1%. 
Nel dettaglio i prestiti alle famiglie sono scesi dell’1% nell’arco dei 12 mesi (replicando così la performance di aprile), mentre quelli alle imprese (società non finanziarie nel gergo di Bankitalia) sono diminuiti, sempre su base annua, del 4,7%. Più di quanto fatto, dunque, il mese precedente, quando la flessione su base annua era stata del 4,4%.

Fatica a migliorare anche la qualità del credito, tanto che il tasso di crescita sui 12 mesi delle sofferenze («senza correzione per le cartolarizzazioni, ma tenendo conto delle discontinuità statistiche», precisa Via Nazionale) è risultato pari al 21,7%, in leggero calo rispetto al 22,3% di aprile. Sempre a maggio, guardando invece alla raccolta, il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 2,7% (1,4%). La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 10,8% sui 12 mesi (-9,6% ad aprile). 
Per quanto riguarda invece il costo del denaro, i tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,65% (si erano attestate al 3,63% nel mese precedente). I tassi sulle nuove erogazioni di credito al consumo, invece, si sono attestati al 9,35% contro il 9,37% di aprile. I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a un milione di euro sono risultati pari al 4,18% (erano pari al 4,27% nel mese di aprile), mentre quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia sono stati pari al 2,58% (2,66% ad aprile). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,87% (il tasso relativo al mese di aprile era dello 0,89%). (riproduzione riservata)