L’ andamento record del risparmio gestito spinge gli analisti ad alzare le stime su Banca Generali. A giugno la società finanziaria triestina ha registrato una raccolta positiva di 419 milioni di euro (a maggio il dato era stato limitato a 238 milioni), di cui 239 milioni per la rete Banca Generali e 180 per Banca Generali Private Banking. Quanto al mix di prodotto, spicca il dato delle polizze vita, che sono state positive per 286 milioni. Da Equita Sim definiscono questi risultati “decisamente superiori alle attese”, attestate intorno a 220 milioni. “Visti la raccolta e l’andamento dei mercati nel trimestre”, sottolinea il report, “abbiamo alzato da 36 a 38 milioni di euro la stima di utile netto nel periodo aprile-giugno”. Il maggiore contributo ai conti dovrebbe arrivare dalle commissioni di performance (10 milioni di euro, un milione in più delle precedenti stime), oltre agli utili di trading. Equita alza di due punti percentuali le stime sugli utili per l’intero 2014, portandole a 155 milioni e accompagna questa analisi con l’indicazione di un prezzo obiettivo a 22 euro, poco sopra i valori attuali (dopo la corsa delle ultime sedute). Più in alto si collocano le stime di Kepler Cheuvreux, che è “buy” sul titolo, con un target price di 26 euro. “Giugno è stato il miglior mese di sempre”, sottolinea il report, che porta la stima di raccolta per l’anno in corso da 2,4 a 2,7 miliardi. Su quest’ultimo indicatore è più prudente Banca Imi, che indica un target intorno ai 2 miliardi di euro (1,667 miliardi già messi in cascina da inizio anno), eppure la banca d’affari indica per l’istituto triestino un prezzo obiettivo a 27,1 euro, mostrandosi piacevolmente sorpresa dalla raccolta di giugno, risultata la migliore di sempre. Gli analisti evidenziano come “il successo” della polizza multiramo “BG Stile Libero, lanciata a marzo, non stia penalizzando i fondi comuni, visto che il 90% circa è investito in fondi e Sicav”. Negli studi elaborati dagli analisti nelle ultime settimane sono, invece, sparite proiezioni su possibili acquisizioni da parte di Banca Generali, e il loro impatto sui conti. La banca guidata da Piermario Motta ha ripetuto a più riprese di voler crescere anche per linee esterne, anche se finora non avrebbe trovato la preda giusta. Secondo una convinzione diffusa sul mercato, la scelta ricadrà su una società di piccole- medie dimensioni (3-4 miliardi di masse gestite), in modo da poter condurre in porto l’operazione senza aumenti di capitale, ricorrendo magari a un’emissione obbligazionaria. (l.d.o.) A sinistra, Piermario Motta, amm. delegato di Banca Generali