Prima della privatizzazione di Poste Italiane, secondo l’Antitrust, occorrere procedere alla separazione societaria delle attività bancarie e finanziarie da quelle riferite al servizio postale. La proposta è stata avanzata nelle segnalazioni dell’Antitrust a Parlamento e governo per predisporre la legge annuale su mercato e concorrenza. L’autorità guidata da Giovanni Pitruzzella giudica positivamente il progetto di privatizzazione. La creazione di una società per la gestione di BancoPosta consentirebbe quindi «di evitare sussidi incrociati tra le attività svolte in regime di monopolio e quelle svolte in regime di concorrenza». L’Antitrust spinge inoltre affinché questo si realizzi in un contesto di «piena liberalizzazione del settore». Da qui l’esortazione a definire in modo chiaro «modalità di accesso di operatori postali concorrenti». La segnalazione chiede poi di intervenire sul «capitalismo pubblico» che nei servizi locali «non consente di raggiungere adeguati livelli di efficienza». Per le banche si preme invece per una maggiore mobilità della clientela, con l’introduzione di un massimo di 15 giorni per il trasferimento del conto corrente. Infine si chiede di rafforzare la separazione tra fondazioni e società bancarie conferitarie.