«Circolare senza una copertura assicurativa è una frode dilagante non soltanto tra le auto, ma tra tutte le tipologie di veicoli. Se la percentuale degli irregolari è del 9% tra gli automobilisti, il dato sale al 15% tra i motociclisti e al 17% tra i conducenti di furgoni. Il fenomeno si manifesta meno con i mezzi pesanti (4% del circolante), gli autobus e i pullman (2%), grazie ai più frequenti controlli su strada».

Lo afferma il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, secondo cui «il fenomeno delle frodi assicurative si può debellare con due semplici provvedimenti, senza impatti per le casse dello stato.

Il primo è il potenziamento dei controlli attraverso l’omologazione degli strumenti elettronici per questo tipo di accertamento. Il secondo è la repentina riduzione dell’importo delle polizze, che, secondo Ania, costano 525 euro, ma per Aci sfiorano in media 740 euro l’anno. Tale riduzione si può perseguire dando un seguito alla proposta di legge presentata dall’Aci, in grado di abbassare del 40% il costo della Rc-auto contrastando gli illeciti.

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