di Anna Messia

Due terzi degli italiani ritiene che nei prossimi anni pensioni, sanità e servizi pubblici siano destinati a impoverirsi in media del 35%. Ma il dato forse più sorprendente è che sei cittadini su dieci (per la precisione il 62%) per evitare i tagli sarebbero disposti addirittura a pagare più tasse. Mentre più di sette italiani su dieci si dicono favorevoli a una combinazione di welfare misto, pubblico e privato. E la minoranza, il 26%, vorrebbe un welfare privato, in cui sia il singolo cittadino a pagare l’assicurazione. Sono questi i dati più significativi che emergono dalla ricerca condotta da Swg sul futuro del welfare in Italia, dalla sanità agli interventi per la disoccupazione, dai servizi e alle pensioni. Un’indagine commissionata dal gruppo assicurativo Genworth, compagnia specializzata nella protezione del tenore di vita. Al primo posto tra i servizi di welfare cui gli italiani tengono di più, secondo il sondaggio che ha coinvolto mille soggetti, ci sono gli interventi a favore della disoccupazione, come la cassa integrazione. Un’esigenza che evidentemente è crescita con il protrarsi della crisi e la perdita dei posti di lavoro. Al secondo posto ci sono gli interventi a favore della salute, considerati molto importanti per il 22% degli intervistati, seguiti da scuola e istruzione (16%). (riproduzione riservata)