Il 2013 si conferma un anno positivo per l’industria del risparmio gestito italiano. Anche giugno si chiude con una raccolta netta in crescita: +2,5 miliardi di euro, un dato che porta il bilancio da inizio anno oltre quota 38,3 miliardi di euro e a quota 6 il numero di mesi di raccolta netta positiva.
A trainare il settore, secondo i dati contenuti nella Mappa Mensile del Risparmio Gestito elaborata da Assogestioni relativa a giugno, ci pensano ancora le gestioni collettive che archiviano il sesto mese del 2013 con un bilancio positivo per oltre 2,7 miliardi e portano il saldo da inizio anno a 30,95 miliardi di euro, di cui 30,92 nei soli fondi aperti.
Fondi aperti che chiudono il primo semestre con il segno più in quasi tutte le categorie. Solo i fondi azionari e gli hedge fund al giro di boa devono fare i conti con un saldo negativo: i primi di soli 757 milioni, i prodotti alternativi di circa 1,3 miliardi.
Tra le altre categorie spiccano i 13,4 miliardi raccolti dai prodotti obbligazionari in sei mesi, e i 16,1 miliardi messi a segno dai fondi flessibili. Chiudono i primi sei mesi del 2013 con una raccolta netta positiva per 2,6 miliardi i fondi bilanciati.
A livello di patrimonio, invece, l’industria del risparmio gestito arriva al giro di boa con oltre 1.241 miliardi di euro, di cui 559 nelle gestioni collettive e 682 nelle gestioni di portafoglio.