Nel 2012 la raccolta premi dei primi 15 paesi dell’Unione Europea è stata pari a 971.573 milioni di euro, in crescita dell’1,4% rispetto al 2011; l’anno precedente si era registrata una diminuzione del 3,2%.

Le uniche variazioni positive che hanno contribuito alla crescita del volume premi complessivo sono state registrate nel Regno Unito (+15,2%), in Finlandia (+9,9%) e in Germania (+4,2%); le variazioni negative più significative per i principali paesi sono state registrate in Olanda (-5,7%), Italia (-4,6%) e Francia (-4,1%).

Per quanto riguarda il settore vita, nel 2012 i premi sono stati pari a 577.247 milioni di euro, risultando in aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente, quando si era registrato un calo del 7,0%. Gli andamenti che hanno inciso positivamente sul risultato sono stati osservati in Finlandia (+25,1%), nel Regno Unito (+17,8%) e in Germania (+5,0%).

In riferimento all’assicurazione danni, a fronte di un ammontare premi di 394.326 milioni di euro, è stato registrato un lieve aumento pari all’1,4% rispetto all’anno precedente (+3,1% nel 2011). I tassi di variazione positivi maggiormente significativi sono stati registrati nel Regno Unito (+9,0%), in Spagna (+4,4%) e in Francia (+3,8%); positive le variazioni, anche se inferiori, in Belgio (+3,5%) e in Germania (+3,4%).

Nel periodo di osservazione che va dal 2010 al 2012 il rapporto tra il volume dei premi e il PIL – il c.d. indice di penetrazione assicurativa – ha mostrato andamenti diversi tra il settore vita e quello danni. Si evidenzia che i dati del 2012 (fonte Insurance Europe) sono ancora provvisori e, in alcuni casi, sono stati determinati attraverso stime da parte delle Associazioni assicurative dei rispettivi paesi.

Relativamente al comparto vita, nel triennio analizzato il rapporto ha registrato variazioni differenti nei vari paesi oggetto di analisi. Nel dettaglio, si osserva un peggioramento progressivo in Francia, dove l’indice è sceso dal 7,4% nel 2010 al 5,6% nel 2012, in Italia, dal 5,8% al 4,5%, e in Olanda, dal 3,7% al 3,0%. In

diminuzione dopo la crescita rispetto al primo anno di osservazione l’indice della Spagna, che passa dal 2,7% nel 2011 al 2,5% nel 2012 (era 2,6% nel 2010); in aumento rispetto al 2011, ma stazionario rispetto al 2010, risulta essere il rapporto del Belgio, con un valore pari al 5,4% nel 2012 (era 4,8% nel 2011). Gli altri paesi a registrare una lieve crescita dell’indice di penetrazione assicurativa sono la Germania – dal 3,2% nel 2011 al 3,3% nel 2012 (valore comunque inferiore al 3,5% nel 2010) – e il Regno Unito, dall’8,9% nel 2010 e nel 2011 al 9,3% nel 2012.

Per quanto riguarda le riserve matematiche, ad oggi non sono ancora disponibili i valori del 2012 relativi a Germania e Regno Unito, per i quali il dato aggiornato si ferma al 2011.

In Italia il rapporto tra le riserve matematiche e il PIL, indicatore che approssima il grado di maturazione del mercato vita, ha registrato un modesto aumento nel 2012, passando dal 26,2% nel 2011 al 27,0%. Il valore del rapporto italiano si situa ancora al di sotto di quello degli altri paesi europei, fatta eccezione per la Spagna. Per quest’ultima l’indice cresce gradualmente nel periodo oggetto di osservazione passando dal 14,5% nel 2011 (era 14,0% nel 2010) al 14,9% nel 2012. Stesso andamento crescente è stato osservato in Olanda con un valore dell’indice che passa dal 48,0% nel 2011 al 50,9% nel 2012, in Belgio dal 50,3% al 51,5% e infine in Francia dove l’indice si attesta al 67,7% nel 2012 dal 67,0%.

Il valore più alto, relativo però al 2011, è conseguito dal Regno Unito, con una quota del 92,0% (99,5% nel 2010); per il medesimo anno il valore del rapporto in Germania risulta pari al 30,3%.

Nel 2012, in riferimento al settore danni, l’Italia continua a essere il paese con il più basso rapporto tra premi e PIL. Nello stesso anno l’indice italiano pari al 2,3%, è risultato stabile rispetto ai due anni precedenti, con un divario ampio rispetto agli altri paesi europei. Sono rimasti pressoché invariati al 2,9% i rapporti del Belgio e al 3,3% quelli della Francia. In linea con il 2011, ma in lieve aumento rispetto al 2010, il rapporto della Spagna, pari al 3,0% (2,8% nel 2010). In lieve crescita rispetto al biennio precedente il rapporto della Germania, con un valore pari al 3,6% nel 2012 (3,5% nel 2011 e nel 2010).

L’Olanda e il Regno Unito registrano invece valori in calo; nel dettaglio il valore dell’indice nel Regno Unito decresce dal 3,7% nel 2011 al 3,6% nel 2012, mentre in Olanda passa dal 9,6% nel 2010 al 9,4% nel 2011 fino ad arrivare all’8,8% nel 2012. L’Olanda, per via degli effetti positivi in termini di raccolta premi derivati dalla privatizzazione del sistema sanitario avvenuta nel 2006, riporta il valore dell’indice più elevato in Europa (oltre sei punti percentuali rispetto all’Italia), anche se in lieve calo nel triennio analizzato.

Se dal totale premi delle assicurazioni danni escludiamo quelli del settore auto (assicurazione ovunque obbligatoria), il ritardo dell’Italia rispetto agli altri paesi europei risulta ancora più evidente. Nel 2012 il rapporto tra questi premi e il PIL è rimasto stabile all’1,0% per l’Italia, mentre è stato pari al doppio per il Belgio e per la Spagna, poco più del doppio per la Francia. La Germania e il Regno Unito rimangono stabili rispetto all’anno precedente (2,7% la prima e 2,6% il secondo).

Fonte: ANIA, L’assicurazione italiana 2012-2013