Si allarga l’inchiesta su FonSai che la scorsa settimana ha visto finire agli arresti Salvatore Ligresti e i suoi figli, oltre ad alcuni ex manager della compagnia.
Ieri mattina sono stati infatti notificati tre nuovi avvisi di garanzia nei confronti di alcuni membri del collegio sindacale all’epoca dei fatti contestati. Si tratta di Benito Giovanni Marino, Marco Spadacini e Antonino D’Ambrosio. Per tutti, i reati ipotizzati in concorso sono i medesimi ascritti agli altri imputati, vale a dire falso in bilancio, manipolazione del mercato e falso in prospetto.
L’ipotesi investigativa, si legge in una nota della Guardia di Finanza del capoluogo piemontese, è che l’inerzia del collegio sindacale “abbia favorito l’approvazione di un bilancio falso (quello del 2010, ndr) con evidenti riflessi sul mercato, circa l’occultamento del deficit della riserva sinistri di almeno 600 milioni di euro e, di conseguenza, la piena attendibilità del prospetto informativo, redatto in occasione dell’aumento di capitale da 450 milioni di euro effettuato nel 2011”.
Intanto, ieri mattina a Torino si è tenuto l’interrogatorio di Jonella Ligresti, ex Presidente di FonSai ed ex vicepresidente della holding Premafin. La primogenita di Salvatore Ligresti è stata ascoltata per circa quattro ore dai Pm Vittorio Nessi e Marco Gianoglio, che al termine dell’incontro hanno deciso di secretare l’interrogatorio. Secondo quanto è trapelato, Jonella avrebbe iniziato a chiarire la propria posizione, motivo per cui sarà risentita nuovamente dagli inquirenti nei prossimi giorni.
Cinque ore di interrogatorio ieri pomeriggio per l’ex a.d. Di Fonsai Fausto Marchionni. Anche per l’ex a.d. l’interrogatorio è stato secretato e il legale di Marchionni ha riferito che il suo assistito ha risposto a tutte le domande. “Verrà risentito il 2 agosto” ha precisato l’avvocato Giovanni Legeard.
È  rimasto invece per oltre sette ore davanti ai pm lunedì  l’ex a.d. della compagnia, Emanuele Erbetta. Il manager avrebbe tenuto un atteggiamento collaborativo, ma avrebbe evidenziato la sua estraneità ai fatti contestati in quanto ha preso le redini della compagnia soltanto nel gennaio del 2011, mentre il bilancio a cui fa riferimento l’inchiesta è quello del 2010 (approvato però nel 2011). Il contenuto dell’audizione è stato secretato. Erbetta “ha risposto a tutte le domande e ha dato tutte le spiegazioni che poteva dare”, ha riferito il suo legale, Cesare Zaccone, che si è detto fiducioso sull’esito finale dell’inchiesta.
Nel frattempo, a piazza Affari continua la corsa del titolo FonSai, che dal giorno degli arresti della famiglia Ligresti ha inforcato una serie di sedute in crescita che hanno portato il titolo a rivalutarsi di oltre il 12%. A sostenere i corsi, l’ipotesi che la Magistratura chieda un sequestro conservativo sui beni della famiglia, per ripagare i danni prodotti negli anni alla compagnia e ai piccoli risparmiatori. Secondo le stime tracciate dal commissario ad acta di FonSai, Matteo Caratozzolo, i danni ammonterebbero a circa 245 milioni di euro.