L’Agenzia delle Entrate in una risoluzione datata 18 luglio ha chiarito una volta per tutte che i fondi sovrani, che gestiscono riserve per conto degli Stati, possono continuare a sottoscrivere quote di fondi immobiliari di diritto italiano godendo dell’esenzione fiscale, anche se operano per il tramite di un veicolo che non risiede in un Paese che rientra nella white list.
C’era un altro cavillo, scrive MF, che metteva a rischio l’investimento di fondi o assicurazioni straniere: le modalità di verifica dei requisiti richiesti per l’individuazione degli investitori istituzionali esteri per i quali è consentita l’esenzione.
Secondo l’ultima lettera di chiarimento dell’Agenzia, per l’individuazione degli investitori istituzionali esenti basterà una semplice copia della lettera di autorizzazione con l’indicazione della normativa di riferimento.