Il valore totale dei premi sottoscritti da compagnie assicurative captive e joint venture, che appartengono ai principali gruppi bancari al dettaglio del mondo, è ammontato a più di 330 miliardi di dollari statunitensi nel 2012, secondo una nuova ricerca pubblicata da Finaccord riguardante le strategie del settore bancassicurativo globale.

Basata su un’indagine delle operazioni bancarie dei clienti dei 125 principali gruppi bancari al dettaglio mondiali di 64 paesi, la ricerca di Finaccord ha rilevato che di questi, 52 (41.6%) detengono un sottoscrittore captive (ma nessuna joint venture) in almeno una giurisdizione, 13 (10.4%) detengono almeno un sottoscrittore in joint venture (ma nessuna captive) e 17 (13.6%) operano sia da sottoscrittori captive che da joint venture.

La società di bancassurance più promettente in termini di vastità della presenza geografica è BNP Paribas mentre in termini di valore totale dei premi, Crédit Agricole è il più grande gruppo bancassicurativo del mondo, con un giro d’affari totale 2012 del valore di 29 miliardi di dollari statunitensi.

“Dal punto di vista del valore totale dei premi sottoscritti dalle compagnie assicurative captive e joint venture, quattro dei dieci maggiori gruppi bancassicurativi del mondo hanno origine in Francia,” commenta Tobias Schneider, consulente di Finaccord. “Due degli altri nella top ten sono gruppi bancari europei; ad eccezione di Bradesco del Brasile, quarta classificata, che secondo Finaccord ha una delle più redditizie unità bancassicurative del mondo, e la sudcoreana NongHyup Bank, nona classificata, parte della National Agricultural Co-operative Federation del paese”.

La ricerca di Finaccord ha anche analizzato quali dei 125 principali gruppi bancari abbiano stabilito con fornitori assicurativi esterni partnership che possono essere considerate strategiche: 52 (41.6%) hanno stabilito una partnership strategica con un fornitore assicurativo, a volte sotto forma di uno o più joint venture e qualche volta sotto forma di un accordo di distribuzione a lungo termine che non implica la comproprietà. Dei 125 gruppi, Aviva è il fornitore assicurativo con più partnership (sei) che possono essere considerate strategiche, seguito da Allianz, Prudential e Zurich con quattro ciascuno, e da Ageas, AXA, CNP Assurances e MAPFRE con tre ciascuno.

Alcuni gruppi bancari, inclusi HSBC, ING Group, RBS Group e Santander, precedentemente hanno disinvestito, totalmente o in parte, le operazioni assicurative per ragioni normative o strategiche. Per esempio, come condizione del supporto finanziario statale ricevuto da ING Group negli anni precedenti, la Commissione Europea ha chiesto la separazione delle sue operazioni bancarie e assicurative e il disinvestimento del suo giro d’affari assicurativo internazionale nel corso dei prossimi cinque anni.

“Alcuni gruppi bancari dovevano essere supportati dai fondi pubblici alla luce della crisi finanziaria e sono stati costretti dai regolatori a vendere le proprie unità assicurative per compensare il supporto finanziario ricevuto,” conclude Tobias Schneider. “In aggiunta, nuove normative riguardanti i requisiti di capitale e i rischi di liquidità, come deciso dal Basel Committee sulla Banking Supervision nel 2010, hanno portato alcuni gruppi bancari a vendere gli asset assicurativi, in modo da rispettare le nuove regole.

Naturalmente, questi sviluppi rappresentano nuove opportunità strategiche significative per i fornitori di assicurazione, che possono stabilire nuove partnership a lungo termine con i gruppi bancari”.