Nel primo semestre, Banca Generali ha riportato un utile netto in crescita a 71,6 milioni di euro (+6,3%), grazie all’incremento dei ricavi di natura ricorrente e al contenimento dei costi. La crescita è avvenuta soprattutto nel secondo trimestre, durante il quale gli utili si sono attestati a 36,1 mln (+28%).

La raccolta netta totale è aumentata del 35% a 1,412 miliardi, mentre la raccolta netta gestita ha registrato un’impennata del 147% a 1,587 miliardi. Le masse totali si sono attestate a fine periodo a 27,4 miliardi (+12%). Il margine d’intermediazione è cresciuto dell’8,9% a 192,9 milioni. Il margine d’interesse è invece aumentato del 24% a 63,6 milioni, trainato dalla crescita delle attività ordinarie (+32%).

Le commissioni lorde sono salite del 12% a 217,1 milioni. Per quanto riguarda i requisiti patrimoniali, il Tier 1 ratio è stato del 13,8% e il total capital ratio del 15%. «Il miglior semestre nella storia della banca, per un risultato netto che fino a due anni fa veniva raggiunto solamente nell’arco dei 12 mesi, dimostra la solidità del nostro modello di business e la qualità nella consulenza finanziaria», ha commentato l’a.d., Piermario Motta.

«Anche in momenti di forte volatilità sui mercati, la nostra realtà ha saputo tutelare i portafogli dei clienti che sempre di più ci riconoscono come un punto di riferimento per la gestione dei risparmi».

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