Vittoria Puledda

Se si chiede agli interessati, ovviamente c’è la fila; sia per il pacchetto messo in vendita da Unipol, sia per le due compagnie offerte da Carige. In realtà, alcune indiscrezioni parlano in entrambi i casi di un interesse a dir poco tiepido e in gran parte monopolizzato da operatori stranieri. Di sicuro c’è ancora tempo prima di dover tirare le fila, ma a guardare un po’ da fuori il processo non sembra che ci sia voglia di strapparsi dalle mani né i due lotti messi in vendita da Carlo Cimbri, né le due compagnie liguri. Queste ultime sembrerebbero un po’ care e nonostante siano state ripatrimonializzate e sistemate, continuano probabilmente a scontare la fama non eccelsa che hanno avuto in passato. Sta di fatto che nessuno vuole strapagare per aggiudicarsele e al contrario la banca vorrebbe portare a casa un bel bottino, per minimizzare e forse annullare l’aumento di capitale. Per quanto riguarda i premi messi in vendita da Cimbi, pare convinca poco la struttura dell’offerta: un po’ di premi della Milano e la Sasa da una parte, un altro po’ di premi (sempre Milano) e la Liguria dall’altra. Una procedura che a qualche osservatore ha fatto storcere il naso, anche se il carico da novanta è venuto dall’attesa della sentenza del Tar del Lazio (il 3 luglio) sul ricorso presentato da Cimbri. Un elemento di incertezza che potrebbe aver giocato contro, raffreddando le manifestazioni di interesse.