Le imprese di assicurazione aventi sede legale in Italia, escludendo le imprese di riassicurazione, disponevano a fine 2012 per il complesso delle loro attività, nel settore vita e in quello danni, di un margine di solvibilità pari a 50,4 miliardi, in aumento di oltre l’11% rispetto allo scorso anno. Tale margine era, comunque, pari a 2,2 volte il minimo richiesto ai sensi di legge (22,7 miliardi).

Per i rami vita, il margine posseduto (31,8 miliardi) era pari a 1,99 volte il minimo richiesto ai sensi di legge (16,0 miliardi), determinato in rapporto alle riserve matematiche e ai capitali sotto rischio; tale rapporto è in aumento rispetto al valore di 1,74 nel 2011.

Nei rami danni il margine posseduto (18,6 miliardi) era pari a 2,76 volte il margine minimo di solvibilità da costituire (6,7 miliardi), determinato in rapporto all’ammontare dei premi raccolti o all’onere medio dei sinistri dell’ultimo triennio (assumendo il risultato più elevato tra i due criteri); nel 2011 il rapporto era pari a 2,72.

Fonte: ANIA, L’Assicurazione italiana nel 2012-2013