Nel 2012 i proventi da investimenti sono passati da 23.222 a 36.715 milioni, registrando un aumento di circa il 60% e attestandosi al livello più elevato dell’ultimo decennio dopo il 2009.

Lo si legge nella pubblicazione ANIA “L’assicurazione italiana 2012-2013”.

In particolare:

– i proventi del settore danni, pari a 4.005 milioni, sono aumentati del 25% rispetto al 2011;

– i proventi del settore vita (Classe C), pari a 21.934 milioni, sono aumentati del 35% rispetto al 2011;

– i proventi del settore vita (Classe D), pari a 10.776 milioni, si sono quasi triplicati rispetto a quanto registrato nel 2011.

Più in dettaglio i proventi lordi ordinari, vita e danni, pari a 36.715 milioni, sono così ripartiti:

– azioni e quote, per un importo di 1.656 milioni (+4,2% rispetto al 2011), rappresentano il 4,5% del totale;

– proventi da investimento a beneficio degli assicurati e proventi derivanti dalla gestione dei fondi pensione (Classe D), per un importo pari a 10.776 milioni (+185,6% rispetto al 2011), rappresentano il 29,4% del totale;

– terreni e fabbricati, per un importo di 229 milioni (+1,4% rispetto al 2011), rappresentano lo 0,6% del totale;

– rettifiche di valore e realizzi di investimenti, per un importo di 8.198 milioni (+186,0% rispetto al 2011), rappresentano il 22,3% del totale;

– titoli, obbligazioni e altri investimenti, per un importo di 15.855 milioni (+7,4% rispetto al 2011), rappresentano il 43,2% del totale.

Un effetto positivo sul risultato netto dei proventi da investimento è derivato anche dal calo dei relativi oneri, che sono passati da 19.712 milioni nel 2011 a 7.518 milioni nel 2012, con una diminuzione di oltre il 60%. In particolare:

– gli oneri del settore danni, per un importo pari a 2.256 milioni, sono diminuiti di oltre il 30%; ciò implica per tale settore un risultato netto degli investimenti positivo per 1.749 milioni, in miglioramento rispetto al risultato appena negativo del 2011 (-93 milioni);

– gli oneri del settore vita (Classe C), pari a 3.686 milioni, sono diminuiti del 62,5%, implicando un risultato netto degli investimenti positivo e pari a 18.248 milioni, circa tre volte superiore a quello registrato nel 2011;

– gli oneri del settore vita (Classe D), pari a 1.576 milioni, sono diminuiti rispetto ai 6.574 milioni del 2011; ciò implica un risultato netto degli investimenti positivo e pari a 9.200 milioni (era negativo e pari a 2.801 milioni nel 2011).

Nel complesso, il risultato netto degli investimenti per l’intero settore assicurativo è stato positivo e pari a 29.197 milioni (era positivo, ma per soli 3.510 milioni, nel 2011).

I proventi straordinari, al lordo degli oneri, sono stati pari a 832 milioni (1.359 nel 2011), a fronte di oneri pari a 807 milioni (881 nel 2011).