di Anna Messia

Sembrava che dovesse lasciare l’incarico da un giorno all’altro. Invece Raffaele Agrusti, country manager per l’Italia di Generali Assicurazioni, non solo resterà in sella con precedente mandato, ma a questo ha aggiunto anche quello di amministratore delegato della nuova Generalitalia che, come previsto, ha preso avvio ieri.

 

Si tratta della compagnia in cui sono destinate a confluire le attività assicurative del gruppo in Italia e che a regime avrà un perimetro di oltre 13 miliardi di premi e 100 miliardi di attivi. Ieri il cda di Generalitalia, presieduto da Sergio Balbinot e partecipato da Antonio Cangeri, Giovanni Liverani, Monica Alessandra Possa e Paolo Vagnone, si è riunito per la prima volta. L’operazione ha previsto il conferimento, all’interno di Ina Assitalia, del ramo d’azienda Direzione per l’Italia diAssicurazioni Generali, ed entro l’anno saranno dirottati anche i marchi Toro, Lloyd e Augusta. Sotto il suo controllo sono state poi sistemate anche le partecipazioni in Alleanza Toro, Fata (su cui è aperta una trattativa con Cattolica, che però non dovrebbe chiudersi a brevissimo), le compagnie dirette (Genertel e Genertellife), ma anche Banca Generali, Generali Properties e Genagricola.

Un progetto importante, quindi, considerando che il ceo Mario Greco, si è detto pronto a investire 300 milioni perché l’Italia, nonostante la forte internazionalizzazione diGenerali, rappresenta ancora il motore principale, con il 25% dei premi complessivi e il 36% del risultato operativo. Indiscrezioni di stampa, nei giorni scorsi, avevano ipotizzato che, proprio a ridosso dell’avvio della nuova società, Greco preferisse affidarne il comando a un uomo a lui più vicino, considerando che Agrusti è stato per anni il braccio destro dell’ex ad Giovanni Perissinotto. Poi però la notizia dell’addio imminente è rientrata, con Trieste che aveva lasciato intendere che gli accordi con il country manager erano già stati presi a suo tempo, più di un anno fa, e prevedevano che Agrusti avrebbe lasciato il gruppo una volta che la nuova Generalitalia fosse stata avviata. Cambio di rotta oppure necessità di garantire un’iniziale continuità? Una situazione ponte che potrebbe essere discussa dai soci al prossimo consiglio di Generali, previsto per il 5 luglio.

 

Di certo il cda Generalitalia che si è insediato ieri, con Agrusti ad, scadrà solo con l’approvazione del bilancio 2013, quindi non prima di aprile dell’anno prossimo. E anche la lettera che il nuovo amministratore delegato ha inviato a tutti i dipendenti del gruppo per celebrare la partenza di Generali Italia e l’avvio di «una nuova fase che ci consentirà di costituire altri 180 anni di successi», ha ben poco a che fare con una nomina temporanea. «Sono personalmente molto orgoglioso di quanto abbiamo fatto fino a oggi ma lo sono ancora di più pensando a quello che tutti insieme sapremo fare in Generali Italia», ha scritto Agrusti.

Ieri intanto è stata anche messa a punto la squadra dei manager che si occuperà di Generalitalia. Stefano Meroi sarà cfo, Manlio Lostuzzi cio e una new entry, Marco Sesana (coo), ex McKinsey, prenderà il posto del dimissionario Francesco Garello. Bruno Scaroni seguirà la distribuzione e Davide Passero il marketing, con Gianluca Perin responsabile risorse umane. (riproduzione riservata)