A seguito della crisi in atto, la rischiosità dei prestiti rimane elevata le sofferenze nette sono risultate a maggio 2013 pari a 68,5mld, le lorde 135,7mld); il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è del 3,6% a maggio (3,5% ad aprile 2013; 2,7% a maggio 2012). Lo sottolinea l’Abi nel suo bollettino mensile da cui emerge che la dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese conferma la variazione annua pari a -3,1% a giugno 2013, lo stesso valore di maggio 2013. L’andamento è in linea con l’evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (Pil e Investimenti).
A giugno 2013, i tassi di interesse sui prestiti sono in ulteriore flessione e sempre su livelli bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,75% (2 centesimi al di sotto del mese precedente e -22 punti base rispetto a giugno 2012), mentre il tasso sui finanziamenti in conto corrente e prestiti rotativi è sceso dal 5,50% di maggio al 5,47% di giugno 2013. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese ha registrato una flessione al 3,34% (dal 3,52% di maggio 2013), mentre il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni al 3,67% (dal 3,71% del mese precedente).
Permane fortemente negativa, a giugno 2013, la dinamica su base annua delle obbligazioni, cioè della raccolta a più lungo termine (-9,2%, con una riduzione su base mensile in valore assoluto di circa -250 milioni di euro), mentre l’andamento su base annua della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) rimane positivo (+0,7% a giugno 2013; +1,1% a maggio 2013). E’ ancora sostenuto l’incremento dei depositi (+5,7% contro +6,8% di maggio 2013).
A giugno 2013 il tasso medio sulla raccolta bancaria da clientela (depositi + obbligazioni + pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) si è collocato all’1,96% (1,97% a maggio 2013). Il tasso praticato sui depositi è passato dall’1,09% di maggio all’1,07% di giugno, quello sulle obbligazioni si è attestato al 3,43% (3,43% anche a maggio), quello sui PCT è risultato pari al 2,02% (2,18% a maggio).