L’obbligo di copertura assicurativa per i professionisti può (forse) aspettare. La norma contenuta nel dpr di riforma (in attuazione dell’articolo 3, comma 5, del dl 138/2011) che prevede per tutti i professionisti l’obbligo di dotarsi di copertura assicurativa, pena sanzioni disciplinari, è destinata infatti a slittare al 2013. Questa, per lo meno, è l’intenzione del Parlamento, chiamato entro il prossimo 27 luglio a esprimere il parere sul testo di riforma. Anche se l’ultima parola spetterà, poi, al ministero guidato da Paola Severino che dovrà fra quadrare i conti anche rispetto ai rilievi del Consiglio di stato. Comunque, è scattata la corsa di ordini e collegi che, anche se in molti casi avevano già attivi accordi con le compagnie assicuratrici, dovranno comunque perfezionarli. Il tutto in poco più di due settimane. Ecco perché secondo la relatrice al testo in Commissione giustizia, Mariagrazia Siliquini (Pdl), il periodo transitorio è d’obbligo. Domanda. Onorevole una norma che entra in vigore nel mezzo del periodo estivo non è proprio di facile recepimento? Risposta. Intanto c’è da dire che tutte le norme che intervengono improvvisamente devono avere un periodo transitorio per entrare in vigore. E poi c’è da aggiungere che la sua obbligatorietà a ferragosto è una previsione impossibile da applicare. D. E quindi che cosa proponete? R. Andrebbero previsti i classici sei mesi di periodo transitorio per la sua entrata in vigore per consentire a tutti di mettersi in regola. Il dpr andrebbe, quindi, modifi cato prevedendo questo. D. Tra l’altro c’è anche confusione su come dovranno essere siglate queste coperture assicurative R. Il parere del Consiglio di Stato chiede di ripristinare la capacità negoziale dei Consigli nazionali. Mentre infatti la legge originaria prevedeva che le condizioni generali delle polizze potevano essere negoziate, in convenzione con i propri iscritti, dai Consigli nazionali e dagli Enti previdenziali, il dpr di attuazione aveva rovesciato questo principio. Ma è necessario riscrivere la norma nella sua formula originaria. D. Ci sono state richieste precise da parte degli ordini in tal senso? R. Sulle tempistiche sono tutti d’accordo, le uniche specifi cità arrivano dai notai. D. Gli unici, tra l’altro, ad avere già nel loro ordinamento disciplinato la materia. Quali le richieste? R. Inserire una specifi ca disposizione che modifi chi il loro sistema di contribuzione in modo da far fronte agli oneri necessari per la stipula di forme collettive di assicurazione da parte del Consiglio nazionale. D. Ci saranno margini affi nché queste modifi che si concretizzino? R. Proporrò un parere-relazione che conterrà punti generali condivisi da tutti. Su alcuni temi specifi ci dove ci sono necessità tipiche di alcuni ordini, farò richieste mirate con proposte emendative. Poi la palla passerà al ministero. Benedetta Pacelli