Negli ultimi due anni le vendite di scatole nere nel Regno Unito sono quintuplicate e dovrebbero raggiungere le 500.000 unità nel prossimo biennio. È quanto afferma una ricerca della British Insurance Brokers’ Association (BIBA), l’associazione dei broker assicurativi britannici.

La tecnologia delle scatole nere, detta “telematica”, può far risparmiare dal 25 al 30% sull’assicurazione auto. Alcuni giovani automobilisti, solitamente soggetti a premi molto elevati, possono risparmiare fino a 1.000 sterline all’anno (1.265 euro), secondo lo studio.

Le donne, inoltre, che potrebbero vedere aumentare i propri premi alla fine dell’anno a seguito dell’entrata in vigore del divieto europeo di discriminare le tariffe in base al genere, potrebbero beneficiare particolarmente dall’uso di questa tecnologia.

Sostanzialmente, la scatola nera registra i comportamenti di guida degli automobilisti così che i premi possano essere commisurati all’esatto profilo di rischio dell’assicurato. “Il significativo aumento del ricorso alla tecnologia telematica è riconducibile ai costi sempre più elevati dell’assicurazione, alla riduzione dei costi della tecnologia e alla disponibilità di nuovi prodotti assicurativi”, ha spiegato Leighann Forsyth, portavoce di BIBA.

Il dato conferma quanto emerso da una ricerca dello scorso giugno di Allied Business Intelligence (ABI), il consulente internazionale specializzato in mercati tecnologici. Secondo le previsioni, il numero di scatole nere circolanti in Europa dovrebbe passare da 1,5 milioni nel 2010 a 44 milioni nel 2017, spinto proprio dal successo che queste tecnologie stanno riscontrando nel Regno Unito e in Italia. Il mercato nordamericano, si legge nel rapporto “Insurance Telematics”, dovrebbe invece rimanere indietro rispetto a questo trend.

Nel vecchio continente, si è osservato infatti un incremento di interesse verso la formula “usage based insurance”, ovvero verso un tipo di assicurazione che tiene conto dell’uso effettivo del prodotto assicurato. Nel caso dell’assicurazione auto, la formula si va a declinare nel concetto di “pay how you drive” (paghi per come guidi), piuttosto che “pay as you drive” (paghi quando guidi).

In Italia, l’interesse per la telematica si è sviluppato a partire dai sistemi GPS in grado di localizzare i veicoli rubati per poi passare ai sistemi di analisi e registrazione dei comportamenti di guida. Ma gli analisti ritengono che la diffusione di questa tecnologia sarà legata alla capacità degli smartphone di collegarsi in wireless ai sistemi di diagnostica di bordo.