La questione aveva preoccupato non poco i banchieri. Ci sarà bisogno di aumentare gli accantonamenti a riserva per i mutui garantiti da ipoteca sugli immobili dopo che le nuove leggi hanno imposto che il beneficiario di polizze incendio e scoppio sull’abitazione non può più essere la banca ma il cliente stesso? Quei mutui, insomma, sono diventati più rischiosi visto che, almeno in teoria, il cliente danneggiato potrebbe incassare il premio dall’assicurazione e scappare con la cassa ai Caraibi? Non ci sarà nessun aggravio, ha risposto la Banca d’Italia alle richieste di chiarimento inviate dall’Abi. La legge prevede infatti che le somme dovute dagli assicurati a titolo di indennità sulla perdita o il deterioramento dell’immobili (articolo 2742 del codice civile) sono vincolate al pagamento dei crediti ipotecari, «eccetto che le medesime vengano impiegate a riparare la perdita o il deterioramento del bene assicurato». La legge, insomma, nonostante il beneficiario della polizza sia il cliente, tutela anche la banca, e l’autorità di vigilanza ha chiarito che anche in questa nuova versione «le ragioni creditizie dell’intermediario sono comunque garantite dall’indennizzo assicurativo ». Ma la banca dovrà in ogni caso dotarsi di un sistema di gestione che assicuri «sia la certezza giuridica che tempestività di realizzo». Insomma, in caso di sinistro, dovrà prontamente adoperarsi per far valere i suoi diritti. (riproduzione riservata) Anna Messia