Milano Meno incidenti se dalle 18 alle 8 gli automobilisti restano concentrati. E’ il risultato di un algoritmo matematico che mette in correlazione la densità e l’intensità del traffico. A formularlo sono stati i tecnici del Comune di Madrid e una squadra di ricercatori dell’Università di Scienza e Tecnologia della Polonia (Agh) che hanno analizzato questi due elementi spazio temporali, applicati al traffico sull’autostrada M30 di Madrid durante tutte le fasi di una giornata. Utilizzando una serie di algoritmi matematici, il team ha verificato infatti che i conducenti devono prestare maggiore attenzione alla strada tra le 18 e le 8 di mattina per evitare incidenti. L’intervallo di tempo risultato più pericoloso equivale al periodo più breve di correlazione tra parametri spazio-temporali sull’intensità di traffico. Lo studio è stato pubblicato sulla Gazzetta centrale europea di Fisica. «Durante questo lasso di tempo si sono verificati più fenomeni di “stop and go” — spiega Cristina Beltran, tra i responsabili della ricerca — in altre parole, è la parte della giornata in cui emergono maggiori comportamenti a rischio: pause improvvise dei veicoli e accelerazioni e velocità differenti. Vale a dire che dalle 18 alle 8, i comportamenti degli automobilisti sono meno coerenti tra loro». Algoritmi, a parte, in Italia la stima sull’incidentalità stradale predisposta da Aci e Istat conferma che nel 2011 si sono verificati

sulle nostre strade il 3 per cento in meno di incidenti stradali rispetto al 2010 (205.000), e sono morte o rimaste ferite meno persone (3.800 morti, -7,1 per cento; 292.000 feriti, -3,5 per cento). I numeri sono incoraggianti però l’indice di mortalità sulle autostrade — ovvero il numero dei decessi ogni 100 incidenti — è aumentato da 3,1 a 3,2. Quello delle strade urbane ed extraurbane è invece sceso rispettivamente da 1,1 a 1 e da 5 a 4,8. Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda la differenza con il numero degli incidenti con danni fisici effettivamente risarciti dal sistema assicurativo. «Appaiono necessarie le misure recentemente varate dal Governo che cambiano le modalità di accertamento dei danni fisici — sottolinea il presidente dell’Aci, Sticchi Damiani — Con le ultime proposte dell’Aci si potrebbe ottenere una riduzione delle tariffe Rc Auto fino al 30 per cento ». Inoltre, se confrontiamo i nostri dati con quelli europei è chiaro che si può fare di più: il tasso di mortalità (numero di morti sulle strade ogni milione di abitanti) in Italia è pari a 63 ed supera di poco la media Ue. I Paesi più virtuosi sono il Regno Unito (32), Olanda, Svezia e Danimarca, mentre quelli più in difficoltà sono Polonia (109 morti ogni milione di abitanti), Grecia e Romania. Lo scorso anno, peraltro, l’Assemblea Generale dell’Onu ha proclamato un nuovo “Decennio di iniziative per la sicurezza stradale”, con lo scopo di ridurre ulteriormente il numero delle vittime sulle strade entro il 2020. In quest’ottica la Commissione Europea ha definito 7 obiettivi strategici per la mobilità sicura: migliorare la sicurezza dei veicoli; realizzare infrastrutture stradali più sicure; incrementare le tecnologie intelligenti; rafforzare la formazione per gli utenti della strada; potenziare i controlli; fissare un obiettivo per la riduzione dei feriti in incidente stradale; prestare maggiore attenzione alla sicurezza dei motociclisti. (v.d.c.) I tecnici del Comune di Madrid e i ricercatori dell’Università di Scienza e Tecnologia della Polonia hanno elaborato un algoritmo per calcolare le ore più rischiose per chi guida