Nonostante il settore abbia da tempo adottato meccanismi più severi di controllo contro le frodi alle assicurazioni, il fenomeno dei sinistri fantasma non accenna a ridursi. Per questo, l’Isvap, considerato il rilevante numero di segnalazioni che sta ricevendo dai consumatori, ha inviato una lettera alle imprese operanti nel ramo Rc auto in relazione al fenomeno, richiamando la necessità di svolgere adeguati controlli per contrastare questi tentativi. Si tratta di sinistri mai accaduti, addebitati a ignari consumatori, che le compagnie pagano ai presunti danneggiati, nell’ambito della procedura di risarcimento diretto, sulla base di richieste spesso assistite da dichiarazioni testimoniali in odore di frode. L’assicurato molto spesso viene a conoscenza del sinistro solo al momento del ricevimento dell’attestato di rischio, che riporta l’applicazione del malus. In altri casi, l’assicurato, avvertito del sinistro del quale sarebbe responsabile, pur avendolo disconosciuto, subisce la penalizzazione del contratto, perché l’impresa ha comunque già provveduto a pagare la controparte. Il fenomeno, sottolinea l’Isvap, desta seria preoccupazione sia per la tutela del consumatore, che subisce l’ingiusta applicazione del malus, sia per il sistema, in quanto tali sinistri che puzzano di frode, in assenza di adeguate iniziative di contrasto, vengono pagati dalle imprese, generando una serie di costi impropri che fanno lievitare il costo medio dei sinistri e quindi il livello dei premi Rc auto. © Riproduzione riservata