C’è ancora chi sta lavorando per tentare di bloccare tutto ed evitare che la Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, sia fusa nell’Isvap per creare l’Ivarp all’interno della Banca d’Italia. Tra gli emendamenti al decreto sulla spending review ce ne sono più di 40 che riguardano modifiche all’articolo 13 intervenuto sulla riforma delle authority. Ma intanto c’è anche chi sta facendo analisi più approfondite per verificare gli effettivi risparmi che potrebbero derivare dalla fusione delle autorità di controllo. A partire dai costi di locazione. E a quanto pare si sta ragionando sulla nuova sede dell’Ivarp, che non sarebbe né l’attuale sede dell’Isvap, a Palazzo Volpi (un immobile di pregio a due passi dal Quirinale di proprietà dell’Inpgi) né la nuova sede della Covip (che proprio in questo periodo sta spostando la sede da via In Arcione a Piazza Augusto Imperatore). Tutte e due potrebbero confluire negli uffici dell’Ufficio Italiano Cambi, tra via delle Quattro Fontane e via Nazionale, già integrato in Bankitalia. Anna Messia