La seconda sezione del Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Sator e Palladio contro il via libera dell’Isvap all’acquisizione di Premafin da parte di Unipol, destinata poi ad estendersi alle controllate Milano ass. e FonSai per dare vita alla cosiddetta Grande Unipol, seconda compagnia nazionale alle spalle di Generali ass. A questo punto, l’operazione dovrebbe partire uffi cialmente lunedì prossimo con gli aumenti di capitale da 1,1 miliardi per Unipol e FonSai. Condizionale d’obbligo, perché, come ha affermato martedì l’amministratore delegato di FonSai, Emanuele Erbetta, in questa vicenda «accade sempre qualcosa al fotofinish», che mescola le carte. In effetti, a sparigliare il mazzo, a questo punto, potrebbe essere soltanto la Consob, che oggi deve dare il proprio assenso alla pubblicazione dei prospetti dei due aumenti. Un assenso atteso già la settimana scorsa, ma non arrivato, in attesa di approfondimenti. Nel frattempo, sempre questa mattina alle 10,30, riprendono i lavori del cda Premafi n, che potrebbe solo prendere atto della tempistica della fusione e dare il proprio assenso all’operazione, anche se resta sulla carta l’opzione di una richiesta di rinvio dell’esclusiva che scade venerdì 20 luglio. Una fonte fi nanziaria vicina alla capogruppo, martedì aveva fatto sapere che la holding si prepara a chiedere al pool di banche creditrici e a Unipol una proroga dei tempi d’esclusiva, che dovrebbe essere spostata in avanti fi no «a fi ne settembre o addirittura a inizio ottobre». È poi possibile che il board assuma una decisione in merito alla richiesta avanzata dal custode giudiziario, Alessandro Della Chà. A quest’ultimo è affi dato un pacchetto di azioni Premafi n del 20% sotto sequestro e indirettamente riconducibile, secondo la procura di Milano, a Salvatore Ligresti, attraverso due trust. Della Chà ha chiesto al cda di Premafi n di convocare una nuova assemblea straordinaria che consenta a tutti i soci di valutare non soltanto l’offerta Unipol, bensì anche altre eventuali offerte. Ossia quella formulata da Sator e Palladio. Una richiesta che, almeno per adesso, non ha avuto alcun seguito. In queste ore potrebbe infi ne arrivare la fi rma del consorzio delle banche, capitanate da Mediobanca e Unicredit, a garanzia degli aumenti di capitale. © Riproduzione riservata