Il direttore generale dell’ANIA, Paolo Garonna è stato ieri ascoltato in Commissione Industria, commercio, turismo del Senato  e ha affrontato l’argomento RCA e le sue problematiche a seguito dell’approvazione del decreto liberalizzazioni e dalla pubblicazione dei regolamenti ISVAP.

Garonna ha iniziato con una panoramica sui dati del primo trimestre 2012, che si è chiuso con un aumento dell’1,4% del volume dei premi rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente. Questa evidenza segnala una tendenziale stabilizzazione del prezzo della Rc auto nell’anno in corso.

Secondo Garonna, la natura congiunturale e strutturale del miglioramento tecnico e alcune norme contenute nel decreto liberalizzazioni “e le interpretazioni che ne sono seguite devono indurre alla cautela nel formulare valutazioni rassicuranti sulla dinamica dei prezzi”.

Garonna ha ricordato che, dopo il periodo 2005-2009 in cui il prezzo “è diminuito di quasi il 12%, c’è stato un aumento del 4,7% nel 2010 e del 5,8% nel 2011”. Aumenti “resi necessari dal forte deterioramento della gestione tecnica”.

Inoltre nel 2011 il risultato tecnico complessivo ha evidenziato ancora una perdita di quasi 500 milioni di euro mentre segnali positivi giungono dall’andamento tecnico relativo ai contratti sottoscritti nel 2011 che è migliorato significativamente: il costo complessivo dei sinistri è calato del 3% (dato dal -13% del numero dei sinistri e il +10% del costo medio).

Tra le nuove misure previste, Garonna ha criticato l’obbligo previsto dall’Isvap di offrire le polizze abbinate alle scatole nere a tutti i clienti che lo richiedono, perché determinerebbe, secondo l’Associazione, il ‘rischio’ che per poter offrire polizze scontate a chi decidesse di aderire alla proposta ‘occorra rivedere al rialzo le tariffe base.

L’Ania critica anche la previsione, stabilita dal decreto liberalizzazioni, che “tutti i costi relativi all’uso delle scatole nere siano a carico delle compagnie. Questo modello economico – rileva – rischia di ridurre ai minimi termini se non di annullare la possibilità di sconti significativi sulle tariffe Rc auto’.

In conclusione, ha rilevato Garonna “l’Ania ribadisce che misure imperative in materia tariffaria o sulle condizioni di offerta delle polizze sono controproducenti e non sono idonee a garantire una riduzione dei prezzi dell’assicurazione auto”.

L’associazione delle compagnie assicurative, che chiede al ministero dello Sviluppo economico un tavolo tecnico con tutte le Autorità investite del potere regolamentare, ribadisce che per arrivare ad una riduzione delle tariffe rc auto “bisogna incidere in maniera decisa e strutturale sul costo dei risarcimenti”.

Per l’ANIA, inoltre, bisognerebbe eliminare la norma che ha ridotto a due giorni il termine entro cui la compagnia può ispezionare i danni al veicolo; emanare la tabella sulla valutazione economica dei danni gravi alla persona; istituire una agenzia antifrode; e incentivare la riparazione diretta dei veicoli. 

In allegato il testo dell’audizione