È giallo per una lettera finita nelle mani dei magistrati che indagano sulle società dei Ligresti. Il gip di Milano, Roberto Arnaldi, ha disposto nei giorni scorsi il sequestro di una lettera che certificherebbe l’esistenza di un presunto accordo tra Mediobanca e Salvatore Ligresti per trattare l’uscita della famiglia dalla holding Premafin. Nella lettera, secondo ambienti legali, il patron di Fonsai tratterebbe una sorta di buonuscita pari al 30% di Premafi n, per un controvalore di circa 45 milioni di euro. Salvatore Ligresti, interrogato giovedì, avrebbe affermato di avere fi rmato il documento, ma la lettera sequestrata non riporta fi rme. L’accordo, a quanto riferito, risale al 17 maggio e sarebbe stato discusso in una riunione tra Salvatore Ligresti, la fi glia Jonella, l’a.d. di Mediobanca, Alberto Nagel e Cristina Rossello, segretario del patto di sindacato dell’istituto, nella sede di Compass. Non avrebbero preso parte all’incontro l’a.d. di Unipol, Carlo Cimbri, e quello di Unicredit, Federico Ghizzoni, che lo avrebbero, però, sottoscritto. L’inchiesta del pm, Luigi Orsi, potrebbe allargarsi a nuove ipotesi di reato, quale l’ostacolo agli organi di vigilanza. Se l’esistenza di questo accordo fosse confermata, rischierebbe di cadere l’intero piano di riassetto del gruppo Fonsai messo a punto con Unipol. La Consob, infatti, ha concesso alla compagnia bolognese l’esenzione da obbligo di opa a cascata su Premafi n, Fonsai e Milano assicurazioni, a patto che fossero stralciati tutti i premi alla famiglia Ligresti. Nel frattempo, però, Unipol ha già fi nalizzato l’ingresso in Premafi n e ne detiene oggi l’81%. Ambienti vicini a Mediobanca hanno subito fatto sapere che non c’è «nessun accordo con i Ligresti», né «sono mai stati fi rmati documenti». Se da un lato. Ligresti ha parlato di fi rme, queste però non vi sono in calce alla lettera sequestrata dalla procura di Milano, che era custodita in una cassaforte di Cristina Rossello. Il giallo si allarga al ruolo dell’avvocato, nota per essere il legale di Silvio Berlusconi nella causa per il divorzio da Veronica Lario. Cristina Rossello, che in Mediobanca ha ufficialmente l’incarico di segretario del patto di sindacato, sarebbe stata presente all’incontro del 17 maggio che avrebbe portato alla presunta intesa tra Mediobanca e i Ligresti in qualità di garante di entrambe le parti, stando alla versione attribuita a Salvatore Ligresti. Non risulta però avere ricevuto incarichi da Mediobanca. In ambienti fi nanziari circola l’ipotesi che il documento, effettivamente esistente, sarebbe stato fatto circolare e contenga in realtà i desiderata della famiglia siciliana, vale a dire una sorta di buonuscita da circa 45 milioni di euro. © Riproduzione riservata