Dal 13 agosto prossimo, polizze assicurative d’obbligo per tutti i professionisti. La previsione dell’obbligatorietà dell’Rc Professionale prevista già con il decreto di Ferragosto, convertito nella legge 148/2011, è divenuta operativa con l’art. 9 del ddl 1/2012, convertito nella legge n. 27/2012. La norma ha lo scopo di garantire al cliente il risarcimento del danno per eventuali errori (per colpa grave o lieve, purché non dolosa) che lo stesso professionista può commettere nell’esercizio della propria attività. In merito alle dichiarazioni circolate nei giorni scorsi sulla persistente intenzione di procrastinare la decorrenza dell’obbligo di copertura assicurativa da parte di alcune categorie professionali, Roberto Falcone presidente nazionale tributaristi Lapet ha così esordito: «Con l’assicurazione professionale, oltre ad essere tutelato il cliente, è protetto anche il professionista. Stupisce pertanto il fatto che continuino a serpeggiare i timori e i dubbi, del tutto ingiustifi cati, proprio di quelle categorie professionali che si proclamano garanti dei diritti del cittadino». In particolare, la norma prevede che anche se il professionista è libero di stipulare la polizza con la compagnia che desidera, è altresì possibile che le condizioni generali delle polizze assicurative siano negoziate dagli organismi di rappresentanza degli stessi, al fi ne di stipulare convenzioni speciali e a condizioni più vantaggiose in favore dei propri iscritti. Occorre ricordare che anche quando l’assicurazione professionale era solo raccomandata e non obbligatoria, gli associati Lapet godevano già di tale tutela da svariati anni. Si tratta per giunta di una copertura rischi ad ampio raggio che investe, solo per fare alcuni esempi, l’attività tributaria, di mediazione, di sindaco in società di capitali o enti, di revisore dei conti in enti pubblici, per un massimale garantito che raggiunge ben un milione di euro. «La polizza responsabilità civile professionale è infatti obbligatoria da statuto per i nostri iscritti già dal 2000», rammenta Falcone. «Fin da allora abbiamo creduto nell’obbligatorietà della polizza assicurativa, tanto da prevedere la decadenza dalla qualifi ca di associato in caso di mancata copertura. Il massimo della sanzione che l’associazione possa comminare ». Dal 2008 poi la copertura assicurativa è diventata automatica all’atto dell’iscrizione e soprattutto gratuita. «In passato l’associazione esercitava continui e costanti controlli per verifi care la puntuale sottoscrizione e la regolarità delle sue condizioni», ha spiegato il presidente. «Per velocizzare e semplifi care questo processo di accertamento, la Lapet ha sviluppato un progetto che rende automatica e gratuita la copertura del rischio professionale all’atto dell’iscrizione o del rinnovo della quota associativa ». Rilevanti i risultati raggiunti: «Non solo sono aumentati i tributaristi che hanno deciso di iscriversi alla nostra associazione, ma siamo riusciti anche a perfezionare ulteriormente le condizioni della polizza con l’ausilio del nostro broker assicurativo: riduzione della franchigia per tutte le opzioni di massimale e variazioni in linea con le direttive europee, atte a garantire un adeguato livello di copertura in riferimento ad ogni singola normativa nazionale e comunitaria». Ora, secondo quanto disposto anche dal decreto legge n. 1/2012 sulle liberalizzazioni e precisato ulteriormente dal recente parere del Consiglio di stato (n. 3126/2012), il professionista al momento dell’accettazione dell’incarico, dovrà informare il cliente sugli estremi della polizza, comunicandone il relativo massimale. Pertanto, alla luce di tali indicazioni, Falcone ha rivolto l’invito a non indugiare oltre: «Rinviare ancora, così come indicato da alcune categorie professionali, sembra alquanto pretestuoso. Speculare sul tempo è soprattutto poco garante per l’utenza. Così come già abbiamo avuto modo di evidenziare, tutti dovrebbero sollecitarne l’immediata attuazione. Obbligatorietà della polizza e mandato professionale scritto sono ormai prassi consolidata per i nostri associati».