Come nelle edizioni precedenti, il questionario somministrato nel 2010 alle famiglie italiane dalla
Banca d’Italia per l’indagine sui bilanci familiari contiene una sezione dedicata al comportamento
assicurativo. La sezione include la richiesta ai capifamiglia facenti parte del campione di dichiarare il
possesso o meno, da parte di uno o più membri del nucleo familiare, di una polizza danni (furto, incendio,  r.c. generale con l’esclusione dell’assicurazione auto obbligatoria) e l’ammontare speso nell’anno per  acquistarla.
In base alla rilevazione del 2010, si stima che circa 6,2 milioni di famiglie residenti in Italia, pari al 25,5%
del totale (circa 24 milioni), abbia almeno una polizza danni (esclusa la copertura obbligatoria r.c. auto), e  che tale quota sia in aumento di 2,6 punti percentuali rispetto al 2008 (5,5 milioni di famiglie).
L’indagine del 2010 evidenzia un deciso aumento della diffusione delle polizze danni tra le famiglie
residenti al Centro (dal 19,6% del 2008 al 35,9% del 2010), corrispondente ad una variazione in valore assoluto di circa 730 mila unità: la percentuale di diffusione al Centro raggiunge un livello di 0,4 punti percentuali superiore a quello delle famiglie residenti al Nord (35,5%, in leggera diminuzione rispetto al 2008). In lieve aumento (dal 3,1% al 3,8%) la quota di famiglie assicurate residenti al Sud e nelle Isole.
Anche nel 2010, con una quota aumentata dal 27,8% famiglie che vivono in una casa di proprietà a
registrare la maggior diffusione di polizze danni, rispetto a quelle con altre forme di godimento
dell’abitazione. E’ aumentata la diffusione delle coperture danni tra le famiglie in abitazione in
usufrutto (12,1% nel 2008 e 13,9% nel 2010) mentre è scesa di circa 0,3 punti percentuali la quota di famiglie che vivevano in affitto. La percentuale di famiglie con abitazione principale a riscatto (che nel 2008 era cresciuta di 3,9 punti percentuali rispetto al 2006) si è, invece, drasticamente ridotta al 5% nel 2010 (14,8% nel 2008).
La diffusione delle polizze danni (non auto) continua ad essere fortemente correlata con il reddito
familiare. L’aumento osservato tra il 2008 e il 2010 si è distribuito uniformemente tra le famiglie
appartenenti alle diverse classi di reddito, con incrementi, dalla II alla V classe, che oscillano tra
0,4 e 0,9 punti percentuali. In leggera diminuzione (dal 6,3% del 2008 al 5,2% del 2010) la diffusione delle coperture nel I quintile.
Fonte: ANIA Trends