Nel corso del 2011 sono stati effettuati 110 accertamenti ispettivi, dei quali 23 presso sedi di imprese, (ivi inclusa una società capogruppo non assicurativa), 16 presso centri di liquidazione sinistri, 71 presso intermediari assicurativi ed altri operatori. L’attività ha impegnato le risorse dell’Autorità per un totale complessivo di 3.179 giornate/uomo. Agli accertamenti hanno fatto seguito 51 note di rilievi, mentre gli atti di contestazione formulati ai sensi del Regolamento ISVAP n. 1/2006 sono stati 156 (99 dei quali originati da un unico accertamento eseguito nell’anno precedente).

Le ispezioni presso le 23 imprese, tutte con sede legale in Italia, hanno riguardato, in 7 casi, una pluralità di aree di rischio e l’attività delle funzioni di controllo (internal audit, risk management e compliance) con riferimento a dette aree e, in 5 di questi, anche l’attività svolta dagli organi sociali e dall’alta direzione (governance); nei 16 casi rimanenti, l’oggetto ispettivo ha riguardato il rispetto della normativa antiriciclaggio, ovvero singoli aspetti della gestione.

L’Autorità si è avvalsa della Guardia di Finanza, attivando il relativo Protocollo d’intesa del 25 settembre 2006, per l’esecuzione di 8 accertamenti ispettivi, di cui 6 presso intermediari che procacciavano affari a favore di una compagnia con sede legale nell’Unione Europea, operante sul territorio della Repubblica in libera prestazione di servizi.

Per quanto riguarda il rispetto della normativa antiriciclaggio, sono proseguiti gli accertamenti anche presso la rete distributiva. Gli accertamenti presso gli uffici sinistri hanno riguardato le procedure di liquidazione del ramo r.c. auto.

Le ispezioni presso i soggetti iscritti nel Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi (RUI) hanno riguardato, nella maggioranza dei casi, il rispetto delle disposizioni del Regolamento n. 5/2006 dell’Autorità; mentre le ispezioni presso altri soggetti hanno avuto ad oggetto le concrete modalità di svolgimento dell’attività posta in essere.

Fonte: ISVAP, Relazione annuale 2011