Generali ha scelto Jp Morgan come advisor per la cessione della controllata svizzera Bsi in vista di una riorganizzazione strategica che sarà guidata dal nuovo amministratore delegato Mario Greco, in arrivo il primo agosto. L’indiscrezione riportata dalla agenzie internazionali è stata confermata in ambienti vicini ai grandi soci del Leone. «Non credo che l’operazione inizierà prima dell’arrivo del nuovo amministratore delegato», riferisce la fonte, «si vuole però che una volta insediato sia in grado di vendere». Bsi, attiva nel private banking, non sarebbe più un asset strategico per Generali, che potrebbe ottenere dalla cessione tra 1 e 2 miliardi di dollari, pari grosso modo all’1-3% della massa in gestione. Un interlocutore naturale con cui intavolare un negoziato potrebbe essere Julius Baer, considerato che il processo di valorizzazione è cominciato proprio alla luce dell’interesse manifestato in passato dal gruppo svizzero di private banking. Secondo recenti indiscrezioni, Julius Baer sarebbe in trattative con Bank of America Merrill Lynch per l’acquisto delle attività di wealth management fuori dagli Usa, valutate circa 2 miliardi di dollari. Le risorse che Generali dovesse incamerare dalla cessione di Bsi potrebbero essere utilizzate per rafforzare i coefficienti patrimoniali e contribuire a evitare l’aumento di capitale che gli analisti stimano necessario e che indicano nell’ordine dei 5 miliardi. Tanto che il vertice del Leone avrebbe incaricato un’altra banca d’affari di studiare il modo di valorizzare al meglio anche le attività Usa del gruppo.