Il Gruppo Helvetia Italia ha approvato i dati di bilancio dell’esercizio 2011, che confermano la crescita della quota Gruppo sul mercato assicurativo ed evidenziano una crescita pari al 2,9%.

Francesco La Gioia,  CEO di Helvetia Italia, commentando i dati di bilancio 2011 ha detto: “ I dati di bilancio dell’esercizio 2011 confermano le performance del Gruppo Helvetia Italia che sono state però inferiori a quelle dell’anno scorso, soprattutto a causa della volatilità dei titoli di stato italiani, che si è riflessa in modo importante sui rendimenti finanziari, penalizzando la profittabilità sia del segmento Danni che del Vita. In un anno particolarmente critico la nostra Compagnia è riuscita comunque a mantenere l’utile in positivo con 2,39 milioni di euro. – continua La Gioia – Dal punto di vista della crescita, la raccolta premi a fine anno ha confermato le tendenze già visibili alla fine del primo semestre: nel Danni uno sviluppo consistente e sicuramente molto più accentuato di quello fatto registrare dal mercato, nel Vita una flessione di alcuni punti percentuali rispetto ai volumi di fine 2010, flessione tuttavia molto più contenuta di quella che evidenzia la media del mercato. In sintesi, il 2011 per il Gruppo Helvetia Italia non potrà essere ricordato come un anno di grande successo ma va riconosciuto il merito di aver sfruttato tutte le opportunità disponibili e di avere minimizzato gli impatti negativi all’interno di uno scenario di mercato e di un’economia locale assai sfavorevole. Questo risultato è stato conseguito grazie all’energia, alla tenacia, alla competenza e all’impegno speso, sia dalle persone della Direzione che dagli intermediari.

Il canale distributivo prevalente del Gruppo Helvetia Italia rimane anche per il 2011 quello agenziale. Sono inoltre esistenti rapporti di collaborazione con broker, accordi di distribuzione bancaria e attività di work site marketing.

In termini di mix di portafoglio, a seguito della forte crescita di questi ultimi due anni, il comparto Auto pesa per circa il 58% contro il 42% del comparto Non Auto.

Nei rami danni i premi lordi contabilizzati al termine dell’esercizio 2011 sono pari a 433,02 milioni di euro, con un incremento del 15,17% rispetto al 2010. Nei rami vita i premi passano da 600,52 milioni di euro a 572,94 milioni di euro. I dati riconfermano l’orientamento della clientela verso prodotti a gestione separata rispetto ad altre forme di investimento più rischiose. Tiene la raccolta dei prodotti di ramo III (assicurazioni sulla vita legate ai fondi di investimento).

Helvetia Rappresentanza anche nel 2011 ha registrato un incremento dei volumi con un totale premi pari a 364,5 milioni di euro.

Padana Assicurazioni S.p.A. ha registrato un tasso di crescita della raccolta premi superiore al valore medio di mercato (+5,5%).

Helvetia Vita S.p.A. evidenzia al 31.12.2011 premi lordi contabilizzati per 87,73 milioni di euro  in diminuzione rispetto all’esercizio precedente; la flessione, nell’ordine del 16% circa, è leggermente più contenuta di quella registrata a livello di mercato nazionale.

La raccolta premi 2011 di Chiara Vita S.p.A. registra un decremento del 2,2%, dato decisamente migliore di quanto registrato a livello di mercato nazionale. A differenza del mercato, la società presenta un incremento (+16%) nella raccolta premi dei prodotti di ramo I (vita intera), mentre mantiene sostanzialmente invariata la raccolta nel ramo III (assicurazioni sulla vita legate ai fondi di investimento).

Nel ramo V (prodotti di capitalizzazione) la società, analogamente al mercato, accusa invece una flessione significativa rispetto allo scorso esercizio.

I premi, emessi dalle compagnie e di competenza del Gruppo, ammontano complessivamente a 1.005,96 milioni di euro (976,50 milioni nel 2010).

Nei rami danni, l’onere dei sinistri lordo, comprensivo della quota di spese generali, ammonta a 286,94 milioni di euro (221,92 milioni al 31.12.2010).

Nei rami vita i pagamenti effettuati per sinistri, scadenze, riscatti e rendite, incluse le spese di liquidazione, di prodotti assicurativi e di investimento con partecipazione discrezionale ammontano complessivamente a 268,40 milioni di euro (196,70 milioni al 31 dicembre 2010). I pagamenti per prodotti di investimento senza partecipazione discrezionale sono, invece, pari a 232,01 milioni di euro (181,54 milioni al 31 dicembre 2010).