Generali accelera sulla cessione della controllata svizzera Bsi. Secondo alcune fonti, il Leone ha scelto Jp Morgan come advisor per la vendita della società attiva nel private banking, che – in vista di una riorganizzazione strategica che sarà guidata dal nuovo ad Mario Greco, in arrivo il primo agosto – non rappresenta più un asset strategico. Secondo le stesse fonti, Generali spera di ottenere dalla cessione tra 1 e 2 miliardi di dollari, pari grosso modo all’1-3% della massa in gestione. Un valore che sarebbe più basso rispetto alle inidicazioni iniziali che circolavano in primavera e si aggiravano sui 2-2,5 miliardi. Bisogna infatti considerare che all’interno di Bsi c’è Banca del Gottardo, che Generali aveva rilevato nel 2007, quando ancora non tirava vento di crisi e le valutazioni erano particolarmente generose. Per cui, in questo momento, non sarebbe così semplice per il Leone monetizzare l’investimento. Secondo alcune fonti, un ovvio interlocutore sarebbe Julius Baer, che già in passato aveva manifestato un interesse. Secondo recenti indiscrezioni, Baer sarebbe in trattative con Bank of America Merrill Lynch per l’acquisto delle attività di wealth management fuori dagli Usa, valutate circa 2 miliardi di dollari. Intanto, ieri Generali ha conferito 5 immobili a Parigi a una jv controllata pariteticamente da Generali Real Estate e Norges Bank Investment Management (Nbim), la società di gestione del fondo sovrano norvegese Norwegian Government Pension Fund Global. L’operazione è frutto di un accordo raggiunto dalle due società per la creazione di una piattaforma di investimento congiunta che avrà l’obiettivo di investire in immobili core nella città di Parigi. Come dotazione iniziale – si legge in una nota – Generali ha dato in apporto alla joint venture cinque edifici a Parigi, per un controvalore complessivo di 550 milioni, conferiti attraverso la vendita a Norges Bank del 50% di tali asset.