Non è una sorpresa. Il 2011 rimarrà negli annali come un anno nero per l’assicurazione, anche per il mercato francese.

Le cifre definitive presentate dalla Fédération française des sociétés d’assurances (FFSA), confermano le stime iniziali: malgrado una bella crescita del 4% dei rami danni a 47,9 mld, la raccolta globale è risultata in calo dell’8,3% a 190 mld di euro (dai 207,2 del 2010), a causa del calo della raccolta vita, che passa da 161,2 mld a 142,1 mld di euro.

La redditività globale del settore è pari al6%, due punti in meno rispetto al 2010, a causa del peggioramento del contesto economico e finanziario.

Nei rami danni la crescita è la più alta dal 2004 e in particolare grazie ad aumenti tariffari alcuni rami hanno potuto migliorare la via verso l’equilibrio tecnico, messo a dura prova dalle catastrofi naturali.

I risultati tecnici migliorano del 32%, passando da 2,8 mld € a 3,7 mld €.

Il risultato netto è di 3,1 mld € (+3,3%), che rapportato ai fondi propri (43,6 mld €) segna unaredditività del 7%.

Lo scenario non è così roseo invece nei rami vita, dove la crisi del debito sovrano, la caduta dei mercati finanziari e le nuove norme imposte da Basilea 3 alle banche hanno contribuito i risparmiatori ad allontanarsi dalle polizze vita in valuta e unit linked a vantaggio di investimenti liquidi.

Il risultato tecnico cade quindi del 64,3%, a 1,5 mld €.

Il risultato netto è calato del 33,3% a 2,8 mld €, contro i 4,2 mld € del 2010. La redditività si stabilisce al 5,1% dei capitali propri. La solvibilità delle compagnie vita si contrae al 3,8% contro il 5,7% del 2010.