Il progetto di integrazione tra Unipol e il gruppo Premafin-Fonsai ha superato ieri uno degli ostacoli più importanti. E ora guarda alla Consob che oggi dovrà pronunciarsi sui prospetti dei due aumenti di capitale, da 1,1 miliardi ciascuno. Ieri, la seconda sezione del Tar del Lazio ha bocciato le richieste di Sator e Palladio che chiedevano la sospensione del provvedimento con cui l’Isvap aveva autorizzato Finsoe e Unipol all’acquisto del controllo di Premafin e sue controllate. I due fondi, autori di un’offerta alternativa a quella della compagnia bolognese su Fonsai, avevano infatti richiesto di bloccare con una procedura d’urgenza l’ok dell’istituto di vigilanza. Ma nell’ordinanza depositata ieri sera, il Tar del Lazio ha spiegato che l’Isvap ha già valutato le consistenze patrimoniali delle società coinvolte nel progetto di fusione Fonsai-Unipol e in quella occasione ha confutato le obiezioni avanzate da Sator e Palladio al progetto. Considerato nel merito, si legge nell’ordinanza del Tar del Lazio presieduto da Luigi Tosti, «sul piano sostanziale emerge che l’Istituto ha condotto le valutazioni di propria competenza, in particolare circa la capacità patrimoniale delle società coinvolte nel progetto di aggregazione dei gruppi Unipol e Fonsai, espressamente confutando anche le argomentazioni dell’esposto Sator-Palladio mercè il rinvio alle analisi compendiate nella relazione tecnica». Dunque, conclude il Tribunale «non esistono i presupposti per la concessione di misure cautelari», cioè della sospensiva richiesta dai fondi Sator e Palladio. Intanto, in mattinata, Alessandro Proto, ad della Proto Organization, aveva detto che se veniva definitivamente bocciata l’iniziativa Sator-Palladio erano «disposti a rilevare la loro intera quota di partecipazione». Gli occhi vanno così oggi sulla Conso. C’è grande attesa, infatti, per la pronuncia della Commissione sui prospetti degli aumenti di capitale di Fonsai e Unipol, un passaggio chiave per la costituzione della grande Unipol e quindi per la ripatrimonializzazione di Premafin. In caso di esito positivo da parte della Commissione, le due operazioni, propedeutiche alla fusione a quattro, potrebbero partire lunedì 16 luglio. Intanto, si attendono news anche sul fronte della formazione del consorzio delle banche per assistere le due operazioni, che vede in prima fila Unicredit e Mediobanca più sei istituti stranieri. Due giorni fa erano arrivate dichiarazioni rassicuranti sia dai vertici di Fonsai sia da parte dell’ad di Piazza Cordusio, Federico Ghizzoni.